(Reuters) - Apple (NASDAQ:AAPL) è in calo del 3,5% ai minimi di sette settimane dopo che Barclays (LON:BARC) ha declassato il titolo sui timori che la domanda per i suoi dispositivi, dall'iPhone al Mac, rimarrà debole nel 2024.
Barclays è il secondo broker a dare l'equivalente di un rating "sell" sul titolo Apple, che ora possiede il maggior numero di raccomandazioni ribassiste in almeno due anni, secondo i dati Lseg.
Apple è alle prese con un rallentamento della domanda dall'inizio dell'anno scorso e ha previsto vendite per il trimestre delle festività inferiori alle stime di Wall Street. Anche la performance in Cina ha destato timori dopo la ripresa della rivale locale Huawei.
"L'iPhone 15 è stato poco brillante e crediamo che l'iPhone 16 dovrebbe essere lo stesso", ha detto Tim (BIT:TLIT) Long, analista di Barclays, in una nota per i clienti, sottolineando la debolezza della Cina e la scarsa domanda nei mercati sviluppati.
Il broker ha anche avvertito che stanno aumentando i rischi per l'attività di servizi di Apple, che è finita sotto la lente di ingrandimento in alcuni Paesi, tra cui gli Stati Uniti, per le pratiche relative agli app store.
Secondo i dati di Lseg, Long ha quattro stelle su cinque rispetto all'accuratezza delle sue raccomandazioni su Apple.
Il calo di oggi cancellerebbe circa 90 miliardi di dollari dalla capitalizzazione di mercato di Apple. Il titolo, che rappresenta ben il 7% del peso dell'S&P 500, nel 2023 è salito di quasi il 50% e ha toccato un massimo storico a metà dicembre nel contesto di un più ampio rally dei titoli Big Tech.
Barclays ha declassato il titolo a "underweight" da "neutral" e ha ridotto l'obiettivo di prezzo a 12 mesi di 1 dollaro a 160 dollari. Prima di oggi, il "sell" di Itau BBA era l'unico giudizio ribassista su Apple dal luglio 2022.
Gli analisti, in media, valutano il produttore di iPhone come "buy" con un obiettivo di prezzo mediano di 200 dollari. L'azienda viene scambiata a circa 28,7 volte le stime di utile a 12 mesi, molto più alte rispetto alle 19,8 del benchmark S&P 500.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)