VIENNA (Reuters) - René Benko, fondatore della società immobiliare austriaca Signa finita in insolvenza, è stato arrestato perché sospettato di aver falsificato una ricevuta e di aver cercato di nascondere i beni ai curatori fallimentari e ai creditori.
La Procura centrale per i crimini economici e la corruzione (WKStA) austriaca ritiene che ci sia il rischio che Benko commetta un crimine e che, nel contesto della sua insolvenza personale, è sospettato di controllare segretamente e di essere il beneficiario di un trust intestato a sua figlia.
"In questo modo ha occultato i beni e ha tenuto quelli del fondo fuori dalla portata delle autorità, degli amministratori e dei creditori", sostiene la procura.
Poco dopo l'arresto, l'avvocato di Benko, Norbert Wess, ha detto che il tribunale dovrà decidere entro 48 ore se il suo cliente dovrà rimanere in carcere, ma non ha espresso commenti sulle accuse mosse al magnate.
Benko ha sempre respinto le accuse a suo carico.
Il quotidiano Kronen Zeitung ha scritto che il fondatore di Signa è stato arrestato nella sua villa di Innsbruck oggi.
Benko, miliardario di 47 anni, ha costruito la sua fortuna su Signa, facendo leva in gran parte sulle controllate in un periodo di tassi d'interesse particolarmente bassi, fase che si è conclusa a partire dal 2022. Con l'aumento dei tassi, alcune delle principali controllate hanno dichiarato bancarotta.
"L'imputato è sospettato di aver nascosto beni come armi di valore, orologi e altri oggetti o di averli venduti senza un adeguato compenso, impedendo o riducendo così la ricompensa per i creditori", ha dichiarato la Procura.
Benko è sospettato di aver redatto una ricevuta dopo il fatto e di aver falsificato le prove per tenere tre pistole di grande valore fuori dalla portata delle autorità e dei creditori, ha aggiunto.
La Procura ha in corso diverse indagini su Signa e Benko. Nell'aprile dello scorso anno ha aperto un'indagine su Benko per sospetta frode.
La Procura di Trento aveva ordinato l'arresto di Benko e di altre otto persone nell'ambito di un'indagine sulla presunta corruzione di alcuni politici, come riferito a Reuters il mese scorso da fonti a conoscenza diretta della vicenda. In seguito, le autorità austriache avevano detto che non avrebbero arrestato il magnate.
A giugno, la polizia aveva perquisito la villa tirolese di Benko in cerca di documenti relativi alle indagini in corso.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Francesca Piscioneri)