Investing.com - La sterlina è in salita contro il dollaro questo mercoledì, dopo i dati che hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è sceso nel trimestre terminato ad agosto; tuttavia i dati hanno mostrato che il mercato del lavoro potrebbe indebolirsi.
La coppia GBP/USD è a 1,2451.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è inaspettatamente sceso al 4,9% nel trimestre terminato a settembre, contro le previsioni di una lettura al 4,9%. Il livello rappresenta il minimo di 11 anni.
Il numero delle richieste di disoccupazione è salito di un dato destagionalizzato di 9,800 unità ad ottobre, contro le aspettative di un aumento di 2.000 unità e dopo l’aumento di 5.600 unità del mese precedente, dato rivisto da una stima precedente pari ad un aumento 700 unità.
Escludendo i bonus, gli stipendi sono aumentati del 2,4%, in linea con le aspettative e dopo l’incremento del 2,3% del trimestre terminato ad agosto.
Intanto, l’indice della retribuzione media, compresi i bonus, è salito al tasso destagionalizzato del 2,3% nel trimestre terminato a settembre, in linea con le aspettative e dopo l’aumento del 2,3% nei tre mesi terminati ad agosto.
Il dollaro resta supportato dalle speranze di un aumento dei tassi da parte della Fed e in un aumento della spesa pubblica dopo l’insediamento di Trump alla Casa Bianca.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, ha toccato il massimo di 100,34 nell’overnight, un livello che non si registrava dal dicembre 2015; successivamente si è attestato a 100,25.
Se l’indice dovesse superare il massimo di 100,51 segnato nel dicembre 2015, allora toccherebbe il massimo dall’aprile del 2003.
Il dollaro è stato supportato dalle aspettative che la Fed possa alzare i tassi di interesse il mese prossimo.
Secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com, la possibilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice del 13 e 14 dicembre della banca centrale USA è pari all’85,8%.
Le speranze di un aumento dei tassi di solito spingono il dollaro, aumentandone l’appeal per gli investitori a caccia di investimenti ad alto rendimento.
Molti investitori, inoltre, ritengono che le promesse di Trump di un aumento della spesa pubblica, di un taglio delle tasse e di una politica fiscale meno rigida possano portare ad una ripresa della crescita economica e dell’inflazione.
Una crescita più veloce e l’inflazione più alta spingerebbero la Fed ad inasprire la politica monetaria prima del previsto.