Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo il balzo della viglia che ha visto il titolo guadagnare il +18% (circa 200 milioni) sulla notizia della nuova Super League, Juventus (MI:JUVE) è protagonista dei realizzi nella seduta di martedì a Piazza Affari, perdendo il -9,06% a 0,8285 euro per azione verso metà seduta.
Non si ferma il dibattito circa la nuova super lega europea creata da 12 dei maggiori club europei che ha fatto infuriare non solo la UEFA e le altre autorità calcistiche, ma anche una buona fetta degli appassionati che vede nel nuovo progetto solo nuove opportunità di capitale lontane dal "vero" calcio.
Le reazioni sono arrivate anche dalla sfera politica, con il premier Mario Draghi che ha affermato che il governo "sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport". Il governo, ha aggiunto l'ex BCE, “segue con attenzione il dibattito sulla SuperLega di calcio".
Oltre al titolare di Palazzo Chigi, le critiche sono arrivate dall'inquilino dell'Eliseo Emmanuel Macron e dal primo ministro britannico Boris Johnson che si sono schierati contro "il progetto di un torneo per ricchi che spacca il calcio europeo". Secondo Downing Street, "i progetti per una Superlega europea sarebbero molto dannosi per il calcio, sosteniamo gli organismi calcistici in vista delle azioni che intraprenderanno".
Intanto dalla Uefa, che avrebbe intentato una causa da 50/60 miliardi come riporta la Gazzetta dello Sport, è arrivato il varo della nuova riforma sulla Champions League, che verrebbe messa in seria discussione con il nuovo progetto. Aleksander Ceferin, presidente dell'associazione europea, ha affermato che il nuovo format sostiene "lo status e il futuro dei campionati nazionali di tutta Europa, mantiene inalterato il principio secondo cui i risultati e i piazzamenti a livello nazionale devono essere la chiave per la qualificazione, e riconferma i principi di solidarietà attraverso gioco e competizione aperta".
Anche Dazn, che il mese scorso si è assicurata i diritti per trasmettere la Serie A italiana per le prossime tre stagioni, in un accordo da 2,5 miliardi di euro, battendo la rivale della pay-tv Sky, ha ribadito la propria contrarietà contro la nuova Lega, affermando che il gruppo "non è in alcun modo coinvolto o interessato a entrare nelle discussioni relative alla costituzione di una SuperLega e nessuna conversazione in questa direzione ha avuto luogo".
A sostenere la Super League c'è la banca d'investimento statunitense JPMorgan (NYSE:JPM), che stanzierà fino a $6 miliardi per far partire un progetto che garantirà, secondo la nota diffusa dai 12, circa 3,5 miliardi di contributi netti "a supporto dei piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19”.