LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio hanno annullato i guadagni visti a inizio seduta e perdono terreno, dopo che nella notte hanno accusato il colpo dell'aumento dei tassi d'interesse statunitensi, anche se la carenza dell'offerta limita le perdite.
Intorno alle ore 11,55 italiane, i futures sul Brent cedono 67 centesimi, o lo 0,6%, a 117,84 dollari il barile, mentre i futures sul greggio Usa perdono 65 centesimi, o lo 0,5% a 114,66 dollari il barile.
Entrambi i contratti sono rimasti ampiamente all'interno del range della seduta precedente.
I contratti hanno perso oltre il 2% durante la notte dopo che la Federal Reserve ha aumentato i tassi di riferimento dello 0,75%, maggior rialzo dal 1994.
L'indice del dollaro ha ritracciato dai massimi di 20 anni, riducendo la pressione al ribasso sui prezzi del greggio. Un biglietto verde più forte rende il petrolio più costoso per i detentori di altre valute, a discapito della domanda.
Occhi ancora puntati sulla carenza dell'offerta, dopo che le sanzioni occidentali hanno limitato l'accesso al greggio russo.
In Libia, la produzione di petrolio è crollata a 100.000-150.000 barili al giorno, secondo un portavoce del ministero del Petrolio libico, una frazione rispetto alla produzione di 1,2 milioni di barili al giorno vista lo scorso anno.
Inoltre, l'Agenzia Internazionale per l'Energia prevede un ulteriore aumento della domanda nel 2023, con una crescita di oltre il 2% ai livelli record di 101,6 milioni di barili al giorno.
L'ottimismo per la ripresa della domanda di petrolio in Cina sostiene ulteriormente le prospettive sui prezzi, in seguito all'allentamento delle restrizioni contro il Covid-19.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Gianluca Semeraro)