PRAGA (Reuters) - Francia e Germania hanno affermato il loro impegno congiunto ad agire per proteggere famiglie e imprese dall'impennata dei prezzi dell'energia, servendosi delle politiche fiscali per combattere l'inflazione elevata.
All'inizio dei colloqui dei ministri delle Finanze della zona euro a Praga, il ministro francese Bruno Le Maire e l'omologo tedesco Christian Lindner hanno dato prova di unità, riferendo ai giornalisti il loro impegno a collaborare sulle politiche da adottare.
"È un segnale che Francia e Germania inizino questo incontro insieme. È un segnale che ci troviamo fianco a fianco, non solo qui, ma anche a livello politico", ha detto Lindner.
L'impegno arriva il giorno dopo che la Banca centrale europea ha aumentato i tassi d'interesse di riferimento di 75 punti base, un rialzo senza precedenti, e ha promesso ulteriori aumenti, dando priorità alla lotta contro l'inflazione, sebbene il blocco si stia probabilmente indirizzando questo inverno verso una recessione e il razionamento del gas.
"Come ministri delle Finanze dobbiamo anche assumerci le nostre responsabilità", ha affermato Lindner. "La Bce ha lanciato un forte segnale di lotta all'inflazione. E questo è anche il nostro dovere: combattere l'inflazione attraverso la politica fiscale", ha aggiunto.
"Proteggeremo le nostre famiglie dalle conseguenze dei prezzi elevati. Dobbiamo fare lo stesso per le aziende private, penalizzate dai prezzi elevati di gas ed elettricità", ha detto Le Maire.
Francia, Germania e altri Paesi hanno annunciato pacchetti da diversi miliardi di euro per aiutare imprese e consumatori a fronteggiare l'impennata dell'inflazione. Secondo le stime del think tank Bruegel, il sostegno dei governi Ue ha già raggiunto i 282 miliardi di euro e altri fondi sono in arrivo.
Ma gli stessi aiuti possono alimentare l'inflazione, creando un circolo vizioso. I ministri delle finanze della zona euro discuteranno su come coordinare le politiche per evitare che ciò accada.
"Sono discussioni difficili, ma sono sicuro che troveremo una soluzione comune", ha affermato il ministro delle Finanze estone Keit Pentus-Rosimannus.
Intanto a Bruxelles si incontrano i ministri dell'energia dell'Ue per discutere una lunga lista di proposte della Commissione europea per affrontare la crisi energetica, tra cui l'imposizione di un tetto al prezzo del gas russo, un'imposta sulle centrali elettriche non a gas, una riduzione della domanda di elettricità in tutto il blocco e linee di credito d'emergenza per le imprese elettriche che devono far fronte a un aumento dei requisiti di garanzia.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)