MILANO, 10 novembre (Reuters) - E' una giornata segnata dai
risultati societari e dai volumi scarsi quella che vede oggi
Piazza Affari chiudere in lieve calo, con il derivato poco sopra
la soglia dei 23.000 punti.
"E' stata una seduta con volumi sostanzialmente nella media
e con un'attività ben ripartita tra i vari titoli", commenta un
operatore. "In generale c'è una rivalutazione dei titoli
difensivi, in particolare di quelli con un buon dividendo".
In chiusura, l'indice FTSE Mib <.FTMIB> ha perso lo 0,23% a
quota 23.013,66 punti, l'AllShare <.FTITLMS> a -0,34% a
23.449,89 punti, il MidCap <.FTITMC> a -0,67% a 24.894,90 punti
con scambi per un controvalore complessivo di circa 2,7 miliardi
di euro. L'indice paneuropeo FTSEurofirst 300 <.FTEU3> ha
terminato la seduta a -0,19%.
* Protagonista negativa della giornata è PRYSMIAN
che incassa una chiusura a -8,22% al termine di una seduta da
dimenticare. A pesare sulla produttrice di cavi è stata la
vendita da parte di Goldman Sachs di una quota del 14,3%
del capitale con placement accelerato a 12 euro per azione,
dicono i broker. I volumi sono saliti in modo consistente,
assestandosi su 16,9 milioni a fronte della media a 30 giorni a
1,89 milioni circa.
* Le banche italiane prendono strane diverse, allontanandosi
dalla media europea: INTESA SANPAOLO si dimostra la
migliore del FTSE Mib con una chiusura a +1,55%, dopo aver
battuto le attese nel terzo trimestre. L'utile netto consolidato
è rimasto invariato rispetto all'analogo periodo dell'anno
scorso a 674 milioni a fronte di un consensus Reuters a 457
milioni. Lieve calo dello 0,6% per UNICREDIT , in
attesa di annunciare domani la trimestrale. Il paniere europeo
<.SX7P> ha invece chiuso in lieve rialzo dello 0,1%.
* Sempre sul fronte dei risultati non è piaciuto al mercato
l'annuncio di GEOX , chiusa a -4,8%. La società di
scarpe ha rivisto al ribasso a da -3 a -5% le stime sui ricavi
per il 2009 a fronte di una precedente previsione vicina allo
zero. Inoltre il portafoglio ordini primavera/estate soffre una
flessione dell'8%, gettando ombre sul giro d'affari della prima
metà del 2010.
* Risultati anche per AUTOGRILL che ha chiuso il
terzo trimestre con un utile netto in rialzo dello 0,2% a 78,2
milioni, con ricavi in calo del 5,1% a 1,6 miliardi. La società
ha confermato le stime per l'anno e ha chiuso la seduta a
-1,29%.
* SARAS chiude a -4,86% sulla scia di una perdita
netta trimestrale per 37,6 milioni e della decisione di
posticipare di 12-18 mesi i principali progetti di crescita
previsti dal 2010 in poi. La riduzione della domanda di prodotti
petroliferi costringe a rivedere il piano di investimenti nel
2008-2011.
* Sempre tra le mid-cap INDESIT scende del 5,64%.
Un operatore parla di forti prese di profitto e forse di un
grosso ordine di vendita arrivato da un investitore
istituzionale esterno.
* Resistono invece le utility, favorite dalla notizia di un
"miglioramento dei consumi di energia a ottobre rispetto a
settembre". A2A chiude a +1,51%, mostrandosi la migliore
del listino dopo Intesa SP, TERNA a +1,0%. Quest'ultima
in particolare ha chiuso il terzo trimestre con un utile di 320
milioni, in rialzo del 13,1% rispetto all'analogo periodo 2008.
La società distribuirà nei prossimi 4 anni un dividendo
straordinario per 150 milioni, 50 milioni dei quali saranno
pagati nel 2009. "Gli investitori si stanno riversando sui
titoli con buoni rendimenti", spiega un operatore.
* RISANAMENTO chiude a +15,7% dopo il via libera del
Tribunale al piano di salvataggio che mette quindi da parte
l'ipotesi fallimento.