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Partite IVA, la diminuzione rallenta

Pubblicato 12.06.2013, 16:26
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Investing.com – Secondo quanto comunicato dal Dipartimento delle Finanze, ad aprile 2013 si sono registrate 46.934 aperture di nuove partite IVA, circa 2 mila unità in meno, rispetto al mese di marzo; ma lo 0.4% in più, rispetto ad un anno fa.

Le nuove partite IVA relativa a persone fisiche costituiscono il 75.4% del totale, mentre quelle relative a società di capitali sono il 17.3%.

Il settore più interessato rimane quello del commercio con il 23% del totale, seguito da quello delle attività professionali con un 14.1% e dal settore agricolo e dell’edilizia con percentuali inferiori.

Rilevante l’aumento delle partite IVA relative ad attività finanziarie ed assicurative che aumentano dell’80%, rispetto allo stesso periodo del 2012; incrementi anche per i settori alloggio e ristorazione con un +9.5% e per quello immobiliare con un +8%; viceversa cedono il 10.4% i settori dell’edilizia e dei trasporti.

Geograficamente, il dato globale si ripartisce per un 42.2% nel Nord Italia, per un 34.4% fra il Sud e le Isole, e per il 23.1% nel Sud Italia, la provincia con il maggior incremento risulta essere quella di Trento, mentre la regione più attiva il Friuli Venezia Giulia.

I maschi sono titolari del 63% di tutte le partite IVA, di questi il 50% è sotto i 35 anni ed un terzo circa interessa uomini fra i 35 ed i 65 anni.


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