Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo venerdì, staccandosi dal minimo di tre settimane della seduta precedente, ma i guadagni resteranno limitati in un clima di apprensione per l’aumento della produzione statunitense e per la bassa propensione al rischio sui mercati finanziari globali.
Il greggio West Texas Intermediate con consegna a settembre si attesta 47,19 dollari al barile alle 6:30 ET (10:30 GMT), su di 10 centesimi, o dello 0,21%, staccandosi dal minimo di tre settimane di ieri di 46,46 dollari.
Intanto, il greggio Brent con consegna ad ottobre sull’ICE Futures Exchange di Londra è in salita di 0,5 centesimi, o dello 0,1%, a 51,05 dollari al barile dopo essere sceso al minimo di tre settimane di 50,01 dollari nella seduta precedente.
Il prezzo del greggio resta sotto pressione dopo i dati governativi USA di questa settimana che hanno rivelato un aumento della produzione nazionale al massimo di oltre due anni.
Le scorte di greggio tuttavia sono scese di 8,9 milioni di barili, secondo i dati dell’EIA, il settimo calo settimanale consecutivo.
Il prezzo del greggio è andato sotto pressione nelle ultime settimane, nei timori per l’aumento della produzione di petrolio da scisto USA che ha fatto passare in secondo piano i tagli effettuati dai paesi OPEC e non-OPEC.
L’OPEC e i 10 produttori che non fanno parte del cartello, tra cui la Russia, hanno deciso di tagliare 1,8 milioni di barili al giorno a partire dall’inizio dell’anno fino al marzo del 2018, per ridimensionare l’eccesso delle scorte globali e riequilibrare il mercato.
Finora, tuttavia, l’accordo ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte globali, per via dell’aumento della produzione da parte dei produttori che non prendono parte all’accordo, come la Libia e la Nigeria, e dell’incremento della produzione di petrolio da scisto USA.
I trader del greggio risentono della bassa propensione al rischio sui mercati globali sulla scia della notizia che un furgone ha travolto dei pedoni in un’affollata zona turistica di Barcellona ieri sera, uccidendo almeno 13 persone e ferendone altre 100.
Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco.
Inoltre, gli operatori dei mercati continuano a seguire con attenzione gli sviluppi a Washington, dove il persistere delle tensioni ha scatenato i timori per la capacità del governo di implementare l’agenda politica.
Otto dirigenti si sono dimessi da due consigli mercoledì in segno di protesta contro i controversi commenti del Presidente USA Donald Trump sugli scontri del weekend in Virginia.
Il Consigliere Economico della Casa Bianca Gary Cohn ieri ha smentito le voci circa una sua possibile dimissione. Tuttavia, queste voci hanno messo in risalto la crescente opposizione nei confronti di Donald Trump, persino all’interno del suo stesso partito.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a settembre salgono dello 0,51% a 1,598 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a settembre va su dello 0,21% a 1,585 dollari al gallone.