31 agosto (Reuters) - L'azionario asiatico cede terreno nonostante i positivi dati macroeconomici americani mentre, sullo sfondo, continua a prevalere cautela per le tensioni con la Corea del Nord.
L'indice regionale MSCI cede lo 0,2% e azzera i modesti guadagni messi a segno a inizio seduta. TOKYO ha chiuso sul livello più alto dal 17 agosto, arrivando a guadagnare lo 0,7%.
In Usa i dati Adp, considerati tradizionalmente un anticipatore del dato governativo sui 'payroll' in agenda venerdì, hanno mostrato per il mese di agosto un incremento di 237.000 unità a fronte di attese per 183.000 e dopo le 201.000 unità di luglio, riviste al rialzo da 178. La seconda lettura del Pil nel secondo trimestre ha evidenziato un incremento del 3,0%, oltre le attese di +2,7%.
Le statistiche americane hanno aiutato il mercato a mettere per un attimo tra parentesi i timori legati al programma di armamento di Pyongyang. Il presidente Usa, Donald Trump, ha scritto su Twitter che il dialogo non è la soluzione alla lunga impasse con la Corea del Nord. Il segretario alla difesa Usa Mattis, interpellato dai cronisti, ha smentito che gli Usa escludano la possibilità di una soluzione diplomatica alla crisi.
SEUL cede mezzo punto percentuale. Male Kia Motor (-4%) che, per effetto di una sentenza, dovrà versare 373 milioni di dollari ai propri dipendenti.
SHANGHAI perde lo 0,3% in un mercato in cui prevalgono le prese di beneficio una volta esaurita la stagione dei risultati trimestrali. L'indice dei titoli bancari perde l'1,1% e ritraccia dal massimo di quasi due anni.
HONG KONG lascia sul campo lo 0,7%. Prada scambia attorno alla parità.
SYDNEY guadagna invece lo 0,8%, spinta dai titoli finanziari che beneficiano di ricoperture dopo esser stati oggetto di un generale 'sell off'. Le quattro principali banche del paese salgono in un range compreso fra 0,5 e l'1% con Commonwealth Bank of Australia che mette a segno +0,8%.