(Reuters) - Toys'R' Us, la più grande catena di negozi di giocattoli degli Stati Uniti, ha depositato la documentazione per la procedura di protezione di creditori prevista dal 'Chapter 11', ultimo segnale di difficoltà dell'industria delle vendite al dettaglio, schiacciata dallo shopping online e dai gruppi discount.
La richiesta di procedura di riorganizzazione prevista dalla legge fallimentare Usa è tra le più imponenti di sempre per quanto riguarda la categoria dei retailer specializzati e rappresenta un'incognita per le sorti dei circa 1.600 negozi e 64.000 impiegati del gruppo.
Toys'R'Us ha ricevuto l'impegno per un finanziamento 'debtor in possession' da parte dei creditori, tra cui un sindacato di banche guidato da Jp Morgan.
Il finanziamento, soggetto all'approvazione del tribunale, dà certezze ai fornitori sul pagamento della merce ordinata.
La decisione di attivare il Chapter 11 arriva a poche settimane dall'avvio della stagione delle vendite natalizie, in cui si concentra il grosso del giro d'affari del gruppo.
Le attività al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, compresi 255 negozi autorizzati e partnership in joint venture in Asia, essendo entità separate, non sono comprese nella procedura.
Toys'R'Us è il secondo rivenditore di giocattoli negli Stati Uniti dopo il colosso delle vendite online Amazon (NASDAQ:AMZN), secondo la società di consulenza Kloster Trading Corp.