ROMA (Reuters) - La presidente del Senato Maria Cristina Alberti Casellati ha ricevuto dal capo dello Stato l'incarico di verificare entro venerdì se esistono le condizioni per un'alleanza di governo tra centrodestra e M5s, ma esponenti grillini hanno già ribadito il no a un accordo con Forza Italia.
"Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto Casellati e le ha affidato il compito di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di centrodestra e il Movimento Cinque Stelle", ha detto oggi il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti leggendo un comunicato al termine dell'incontro tra il presidente e Casellati.
Zampetti ha aggiunto che il Quirinale si aspetta anche "un'indicazione condivisa per il conferimento dell'incarico di presidente del Consiglio per costituire il governo".
Casellati, eletta a fine marzo grazie a un accordo tra Lega, Forza Italia, M5s e Fratelli d'Italia, ha confermato di aver ricevuto un mandato esplorativo e ha detto che gli incontri con i partiti "avverranno in tempi molto rapidi".
Gia questo pomeriggio, infatti, incontrerà a partire dalle 16,30 a Palazzo Giustiniani, M5s, e a seguire Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia.
LE REAZIONI
Il Ms5, per bocca del presidente della Commissione Speciale del Senato Vito Crimi, in mattinata aveva già bocciato il tentativo di Casellati. E Alfredo Bonafede, altro esponente di punta del movimento, ha detto che "il veto su Forza Italia rimane".
In un video su Facebook (NASDAQ:FB), il leader grillino Luigi Di Maio ha poi detto che l'incarico a Casellati è "un'occasione preziosa per fare chiarezza" e che alla presidente del Senato "esporremo le nostre posizioni e le nostre proposte coerentemente con quanto già affermato negli ultimi giorni".
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha definito "positivo l'incarico alla presidente Casellati perché il perimetro di un governo centrodestra - 5stelle è esattamente quello deciso dal popolo italiano", ma ha intimato ai grillini e a Forza Italia: "Basta che gli altri smettano di litigare".
Secondo il segretario reggente del Partito Democratico, Maurizio Martina, con il mandato esplorativo di oggi "si pone fine alle ambiguità di questi 45 giorni. Altro che aspettare le elezioni regionali, ora è il momento della verità per chi dopo il 4 marzo ha pensato solo a tatticismi e personalismi".
Ma il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci cerca di chiudere subito un possibile dialogo con il M5s, se il tentativo di Casellati fallisse: "Il forno con il Pd è chiuso, anzi non è mai stato aperto".