Investing.com - Wall Street scende in apertura questo giovedì e solitamente questo tipo di calo causerebbe molta apprensione. Ma vista la straordinaria impennata della seduta precedente non sorprende che alcuni investitori abbiano optato per le prese di profitto.
L’indice Dow segna -1,5%, mentre l’indice S&P 500 registra -1,46%. Entrambi gli indici ieri sono schizzati di quasi il 5%.
L’indice Nasdaq Composite scende dell’1,47% dopo il rimbalzo del 6% di ieri.
“Simili impennate non sono insolite nei periodi di difficoltà e ne abbiamo viste molte nei mercati ribassisti del passato”, spiega Hussein Sayed, a capo delle strategie di mercato di FXTM.
“Per parlare di un fondo, abbiamo bisogno di almeno un paio di giorni di forza, non solo del prezzo ma anche del volume degli scambi, della portata del mercato e di un ambiente supportato a livello fondamentale. Fino a quando non vedremo un cambiamento dei fondamentali, è difficile costruire su un’impennata di un solo giorno”.
Trader ed investitori inoltre affermano che dei fattori tecnici del mercato hanno contribuito all’impennata di ieri, in quanto l’indice S&P è stato il più oversold da anni dal punto di vista tecnico.
I titoli FAANG, schizzati di oltre il 5% ieri, aprono in rosso.
Facebook (NASDAQ:FB) segna -1%, Netflix (NASDAQ:NFLX) scende dell’1,3% ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL) crolla dell’1,8%.
Amazon (NASDAQ:AMZN), rimbalzato di oltre il 9% ieri grazie ai dati incoraggianti, scende dell’1%.
Il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) segna -1,2%: Reuters ha riportato che la compagnia comincerà ad assemblare i suoi iPhone di fascia alta in India tramite la divisione locale di Foxconn già nel 2019.
JP Morgan Chase (NYSE:JPM) crolla dell’1,7% dopo aver accettato di pagare 135 milioni di dollari nell’ambito della causa per aver gestito impropriamente transazioni di American Depositary Receipts.
Il titolo di Visa (NYSE:V) segna un tonfo del 2,2%: la compagnia ha reso noto che acquisirà l’agenzia di pagamenti britannica Earthport per circa 250 milioni di dollari.
Sul fronte economico, le richieste di disoccupazione USA sono inaspettatamente scese, seppur non di molto. Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sono diminuite di 1.000 unità a 216.000.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters