Di Alessandro Albano
Investing.com - Prosegue il buon momento per Monte dei Paschi (BIT:BMPS) dopo i conti relativi all'ultimo trimestre, con il titolo che raccolto l'8% in un mese e punta ora ai 2,4 euro.
E la conferma arriva dall'agenzia di rating Moody's che, in una nota, ha fatto sapere di aver migliorato i rating della banca senese di due notch, portando lo standalone Baseline Credit Assessment a “b1” da “b3”, il long-term deposit rating a “Ba2” da “B1”, e il subordinated debt rating a “B2” da “Caa1”.
Migliora di tre notch, invece, il rating del long-term senior unsecured debt a “B1” da “Caa1”.
L'aumento di capitale da 2,5 miliardi chiuso a novembre, spiega l'agenzia, "ha permesso di completare le azioni necessarie a consolidare la solvibilità della banca e ricostruire la sua capacità di generare redditività".
A questo si aggiungono i risultati del Q4 i quali "riflettono già un miglioramento strutturale della redditività, a cui ha contribuito il piano di esodi incentivati oltre ai benefici generati dall’incremento dei tassi di interesse".
Moody's ha confermato a Stabile l’outlook su long-term deposit e senior unsecured debt rating che da un lato riflette "il rafforzamento della viability della banca e i potenziali ulteriori miglioramenti del suo profilo finanziario" e, dall’altro, sconta "un generale atteso deterioramento del contesto in Italia".
Ricordiamo che l'utile netto dell'ultimo trimestre si è attestato a 156 milioni, circa il doppio dei 75 milioni previsto del consensus, con margine d'interesse in rialzo del 31,4% rispetto al trimestre pecedente, e del 54% su base annua.
Il risultato ha beneficiato anche della riduzione dei costi di personale per l’uscita di oltre 4.000 persone all’inizio di dicembre, resa possibile con l'utilizzo di parte delle risorse ottenuto con l'aumento di capitale da 2,5 miliardi dello scorso novembre. Uscite che a regime nel 2023 consentiranno risparmi per oltre 300 milioni di euro.
Nel piano al 2026 presentato lo scorso giugno, gli obiettivi di Rocca Salimbeni prevedono utile ante imposte di 705 milioni euro nel 2024, 909 milioni nel 2026, ed un utile netto di circa 1 miliardi al 2024 (che beneficia del reassessment di DTA) e di 833 milioni al 2026, con ritorno al dividendo a partire dal risultato 2025 (pay-out del 30% in 2025- 2026)