Il CdA di Fondiaria-SAI ha deliberato di convocare l’assemblea straordinaria della società per il 16 marzo 2012, in prima convocazione e 19 marzo 2012, in eventuale seconda convocazione, per sottoporre ai soci una proposta di aumento di capitale in opzione per un importo complessivo massimo di 1.100 milioni di euro, superiore rispetto a quello massimo di 750 milioni di euro comunicato al mercato il 23 dicembre 2011, tenuto conto dell’impatto negativo derivante dall’aggiornamento delle stime preliminari relative alla chiusura dell’esercizio 2011 rispetto a quelle esaminate nella riunione del 23 dicembre 2011.
Dall’analisi dell'aggiornamento è emersa una previsione di perdita consolidata, al netto delle imposte, nell’ordine di 1,1 miliardi di euro e ad un solvency ratio stimato intorno al 75%.
Le stime, nonostante l’andamento operativo e gestionale corrente dell’ultima parte dell’esercizio 2011 abbia confermato il trend positivo già emerso nel corso dell’esercizio, sono l’effetto dell’evoluzione di alcune delle componenti negative non ripetibili, ed essenzialmente:
adeguamenti delle riserve sinistri del ramo RC Auto (sinistri gestiti) nell’ordine di € 790 milioni, rispetto ai € 660 milioni comunicati al mercato il 23 dicembre 2011; al riguardo si precisa che tale revisione è collegata all’effetto combinato di due fattori: (i) aggiornamento dei dati di riferimento all’ultima chiusura contabile (mese di dicembre 2011) e (ii) conclusione dei processi di affinamento dei modelli statistico attuariali sviluppati con riferimento alle serie storiche dei principali parametri della sinistralità del portafoglio. Si precisa, peraltro, che tale effetto, non ripetibile, è almeno in parte compensato dall’ulteriore miglioramento dell’andamento tecnico registrato anche nel mese di dicembre 2011 per l'ulteriore riduzione della frequenza dei sinistri RC Auto;
svalutazioni di immobili per circa € 145 milioni, ulteriori rispetto ai € 165 milioni comunicati al mercato il 23 dicembre 2011 sulla base delle preliminari valutazioni allora effettuate, a seguito delle valutazioni effettuate sul patrimonio immobiliare del Gruppo alla luce delle nuove perizie acquisite.
L’indice di copertura del margine di solvibilità (solvency ratio) stimato al 31 dicembre 2011, tenuto conto degli effetti economici sopra richiamati e dell’ulteriore evoluzione della riserva AFS, al netto della quota retrocessa agli assicurati, risulta stimato nella misura del 75%. Il maggior ammontare dell’aumento di capitale è stato determinato tenendo conto dell’impatto delle stime sul solvency ratio, fermo restando l’obiettivo del raggiungimento di un margine di solvibilità consolidato pari ad almeno il 120%, indipendentemente dall’operazione di integrazione prospettata dal gruppo Unipol.
Dall’analisi dell'aggiornamento è emersa una previsione di perdita consolidata, al netto delle imposte, nell’ordine di 1,1 miliardi di euro e ad un solvency ratio stimato intorno al 75%.
Le stime, nonostante l’andamento operativo e gestionale corrente dell’ultima parte dell’esercizio 2011 abbia confermato il trend positivo già emerso nel corso dell’esercizio, sono l’effetto dell’evoluzione di alcune delle componenti negative non ripetibili, ed essenzialmente:
adeguamenti delle riserve sinistri del ramo RC Auto (sinistri gestiti) nell’ordine di € 790 milioni, rispetto ai € 660 milioni comunicati al mercato il 23 dicembre 2011; al riguardo si precisa che tale revisione è collegata all’effetto combinato di due fattori: (i) aggiornamento dei dati di riferimento all’ultima chiusura contabile (mese di dicembre 2011) e (ii) conclusione dei processi di affinamento dei modelli statistico attuariali sviluppati con riferimento alle serie storiche dei principali parametri della sinistralità del portafoglio. Si precisa, peraltro, che tale effetto, non ripetibile, è almeno in parte compensato dall’ulteriore miglioramento dell’andamento tecnico registrato anche nel mese di dicembre 2011 per l'ulteriore riduzione della frequenza dei sinistri RC Auto;
svalutazioni di immobili per circa € 145 milioni, ulteriori rispetto ai € 165 milioni comunicati al mercato il 23 dicembre 2011 sulla base delle preliminari valutazioni allora effettuate, a seguito delle valutazioni effettuate sul patrimonio immobiliare del Gruppo alla luce delle nuove perizie acquisite.
L’indice di copertura del margine di solvibilità (solvency ratio) stimato al 31 dicembre 2011, tenuto conto degli effetti economici sopra richiamati e dell’ulteriore evoluzione della riserva AFS, al netto della quota retrocessa agli assicurati, risulta stimato nella misura del 75%. Il maggior ammontare dell’aumento di capitale è stato determinato tenendo conto dell’impatto delle stime sul solvency ratio, fermo restando l’obiettivo del raggiungimento di un margine di solvibilità consolidato pari ad almeno il 120%, indipendentemente dall’operazione di integrazione prospettata dal gruppo Unipol.