OraFinanza - Profondo rosso per le azioni Puma dopo che il marchio tedesco di abbigliamento sportivo ha riportato prima dell’apertura di Francoforte i risultati preliminari del quarto trimestre e del 2024, deludendo le previsioni degli analisti.
Il titolo della società arrivava a cedere oltre il 17% nella prima ora di contrattazioni odierne, mentre il Dax scambia intorno la parità, scendendo così a 34,48 euro, ai minimi dall’agosto 2024. Si appesantisce il bilancio di questo inizio d’anno, con una performance che segna -21% rispetto ai 44,39 euro di inizio gennaio.
A caratterizzare i risultati di Puma diffusi oggi è stata la delusione per le vendite nel quarto trimestre e il calo dell’utile annuale. In particolare, le vendite dell’ultimo periodo del 2024 della società sono cresciute del 9,8% in termini di valuta corrente, a 2,289 miliardi di euro, rispetto alla crescita del 12% prevista dagli analisti.
A livello geografico, le vendite del periodo sono aumentate del 14,3% nella regione Europa, Medio Oriente e Africa e del 7,4% nella Grande Cina. Le vendite di calzature, la principale categoria di Puma, sono aumentate del 9,2% nel trimestre, mentre le vendite di abbigliamento sono cresciute dell'8,8%.
L'utile netto del 2024 è stato di 282 milioni di euro, in calo rispetto ai 305 milioni del 2023, a causa “principalmente delle maggiori spese per interessi netti e maggiori interessi di minoranza”, spiega la società nella nota.
Le vendite hanno segnato un +4,4%, a 8,817 miliardi, il risultato operativo (EBIT) si è attestato a 622 milioni, in linea con il livello dell'anno precedente (2023: 622 milioni) e con le previsioni EBIT per l'intero anno 2024. Il margine EBIT è stato del 7,1%.
I risultati definitivi sia per l’ultimo trimestre 2024 che per l’intero anno sono previsti essere pubblicati il prossimo 12 marzo 2025.
Unknown block type "image", specify a component for it in the `components.types` optionPer quanto riguarda il futuro, Puma prevede di continuare a effettuare investimenti strategici nel suo marchio per accelerare la crescita, complementati dal programma ‘nextlevel’ che assicura un miglioramento del risultato operativo sottostante a partire dal 2025. In combinazione con la strategia di elevazione del marchio, il gruppo si impegna a raggiungere un margine EBIT del 10% nel lungo termine.
"Sebbene abbiamo ottenuto una solida crescita delle vendite nel 2024 e fatto progressi significativi nelle nostre iniziative strategiche, non siamo soddisfatti della nostra redditività", sottolinea nella nota Arne Freundt, CEO del gruppo, per poi aggiungere che si aspetta una crescita più forte nel 2025 rispetto all'anno scorso.