Investing.com - Dopo un’apertura positiva, i titoli bancari di Piazza Affari virano in negativo trascinando anche il principale indice di Piazza Affari. Il FTSE Italia All Share Banks, infatti, cede lo 0,70%, sottoperformando il Ftse Mib, che dopo un’apertura di seduta in crescita superiore all’1%, perde i guadagni e prosegue a +0,40%.
Tra i peggiori troviamo Ubi Banca (MI:UBI), Bper Banca (MI:EMII) e Banco Bpm (MI:BAMI) che perdono oltre il 3%, seguite da Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI) (-1,80%), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) (-1,29%), Unicredit (MI:CRDI) (-0,64%), Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,25%), mentre prosegue il calo Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) (-0,30%), ieri particolarmente colpita.
Secondo il Sole 24 Ore, la Banca centrale europea ha lanciato un nuovo monito agli istituti per svalutare integralmente lo stock di crediti deteriorati. La deadline sarebbe diversa a seconda della condizione individuale di ogni istituto bancario, ma l’orizzonte temporale medio resterebbe il 2026.
Il caso di Monte dei Paschi di Siena, dunque, non sarebbe isolato, dopo che ieri lo stesso istituto aveva comunicato la ricezione della lettera inviata dalla Bce in cui da Francoforte veniva richiesta tale svalutazione.
La Bce, inoltre, aveva indicato a Mps la necessità di “implementare nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018”. Il titolo Mps ieri aveva chiuso a -10% sulla notizia.
Oltre Mps, restano al centro dei timori Ubi Banca e Bpm (MI:PMII), oggi tra le peggiori, le quali hanno superato i test estivi svolti dall’istituto centrale europeo, ma si sono classificate tra le ultime in Europea come patrimionio Cet1.