Investing.com - Mattinata difficile per i titoli bancari di Milano con l’indice di settore, il FTSE Italia All Share Banks, che cede oltre l’1% e sottoperforma il Ftse Mib (0,51%).
In difficoltà Banco Bpm (MI:BAMI), in flesione di circa il 2%, seguita da Bper Banca (MI:EMII), Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS), Unicredit (MI:CRDI), Ubi Banca (MI:UBI), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP), che cedono oltre l’1%.
La Banca d’Italia ha comunicato i risultati di un’indagine sul trimestre in corso relativamente al credito bancario, con gli istituti italiani che prevedono una riduzione della domanda di prestiti da parte delle imprese, mentre quella delle famiglie dovrebbe proseguire in crescita.
Il dato, sottolinea però Bankitalia, segna una inversione di tendenza rispetto al quarto trimestre 2018, quando i prestiti avevano visto una crescita a cui ha “contribuito soprattutto il basso livello dei tassi di interesse e la spesa connessa con le scorte e il capitale circolante".
Intanto, persistono le preoccupazione sugli istituti bancari, italiani ed europei, dopo le richieste della Banca centreale europea sullo smaltimento dei crediti deteriorati, nonostante le rassicurazioni arrivate da Unciredit, Intesa Sanpaolo, Bper, Ubi e Banco Bpm (MI:PMII) circa l’impatto sulla loro situazione.
Proprio Ubi, Banco Bpm e Bper avevano segnato tra le peggiori performance di Piazza Affari nel corso della settimana scorsa, mentre Carige (MI:CRGI), ancora sospesa, potrebbe “fare pulizia di crediti marci, eliminandone almeno 850 milioni netti, per poi cercare 200 milioni di nuovo capitale”, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore.