Di Ambar Warrick
Investing.com - Le azioni di BHP Group Ltd (ASX:BHP) sono in discesa questo martedì, la compagnia mineraria anglo-australiana ha registrato un forte calo degli utili semestrali a causa del rallentamento della domanda in Cina e dell’indebolimento dei prezzi del minerale di ferro, sebbene abbia presentato prospettive positive per i prossimi mesi.
Il titolo BHP scende del 2,2% a 47,390 dollari australiani, avvicinandosi al livello più basso dall’inizio di gennaio. L’utile sottostante per i sei mesi fino al 31 dicembre è stato di 6,6 miliardi di dollari, rispetto ai 9,7 miliardi dell’anno precedente.
Il totale dei ricavi derivanti da operazioni continue è inoltre crollato del 16% a 25,7 miliardi di dollari. Il calo degli utili è stato dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi realizzati su minerale di ferro, rame e carbone coke, a causa del sostanziale rallentamento della domanda nel principale mercato cinese.
Anche il rallentamento dell’economia nei Paesi sviluppati dell’Europa e del Commonwealth ha pesato sulla domanda, e si prevede che continuerà a farlo nel frattempo.
Tuttavia, il più grande minatore del mondo prevede un miglioramento della domanda nei prossimi mesi, soprattutto con la ripresa dell’economia cinese dopo la revoca delle misure anti-COVID. Anche l’India dovrebbe essere una fonte fondamentale di domanda di carbone.
“Siamo positivi sulle prospettive della domanda nella seconda metà FY23 e nel FY24, con un rafforzamento dell’attività in Cina grazie alle recenti decisioni politiche. Prevediamo che la domanda interna in Cina e in India fornisca contrappesi stabilizzanti al rallentamento in corso nel commercio globale e nelle economie di Stati Uniti, Giappone ed Europa”, ha dichiarato in un comunicato l’amministratore delegato di BHP Mike Henry.
BHP ha annunciato un dividendo intermedio di 90 centesimi per azione, in calo rispetto agli 1,50 dollari dello scorso anno, ma superiore ad alcune aspettative del mercato.
I problemi sui mercati delle materie prime, dovuti alla guerra tra Russia e Ucraina, hanno fatto sì che BHP godesse di prezzi più elevati all’inizio del 2022. Ma questa tendenza si è rapidamente invertita quando una serie di misure anti-COVID ha pesato sulla domanda cinese.
I mercati delle materie prime, soprattutto rame, minerale di ferro e petrolio, contano su una ripresa cinese per trainare la domanda di quest’anno. Tuttavia, anche se il più grande importatore di materie prime al mondo ha allentato la maggior parte delle restrizioni anti-COVID a gennaio, le letture economiche del Paese hanno finora dipinto un quadro contrastante di ripresa.