MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude positiva, ancora sostenuta dagli acquisti sulle banche popolari, sulle attese per un provvedimento di cancellazione del voto capitario, che favorirebbe nuove operazioni di fusione e acquisizione.
Il Consiglio dei ministri esamina oggi un decreto legge con misure urgenti per il sistema bancario. Una bozza del provvedimento vista da Reuters nei giorni scorsi indicava l'abolizione del voto capitario - un voto per ciascun azionista a prescindere dal numero di azioni detenute - che favorisce gli interessi locali degli istituti cooperativi.
"Il lavoro sulla governance delle banche popolari sembra proseguire e quindi, anche oggi, il mercato è sostenuto da acquisti sulle azioni degli istituti", dice un trader.
L'indice FTSE Mib chiude in rialzo dello 0,91%, l'AllShare dello 0,88%.
Volumi a 3,3 miliardi di euro.
L'indice europeo Ftseurofirst300 segna +0,84%.
Tra i bancari al centro degli acquisti sempre le popolari con POP EMILIA e BANCO POPOLARE le migliori dell'indice FtseMib. Tra i minori brillano CREDITO VALTELLINESE (Creval) e POP ETRURIA LAZIO.
Alcune fonti confermano le indiscrezioni di stampa secondo le quali Permira è pronta a un'offerta per Icbpi del valore di 2,2 miliardi. Le azioni Creval, primo azionista di Icbpi, non reagiscono alla conferma, dopo gli acquisti durati tutta la seduta. Così gli altri due soci Banco Popolare e Popolare Emilia. Secondo Equita, la plusvalenza per Creval sarebbe di 275 milioni, di 208 milioni per il Banco e di 143 milioni per Pop Emilia.
In netto rialzo MONTEPASCHI (+3% circa) che insieme a CARIGE (+1,6%) potrebbe essere coinvolta in un processo di consolidamento, dopo un eventuale provvedimento sulle popolari.
Fusioni e acquisizioni anche tra le utility con acquisti sull'ipotesi ACSM-AGAM-A2A.
MEDIASET balza sulle indiscrezioni di stampa di un aumento dei prezzi degli spot del 2% fino a Pasqua. Nel report odierno, Equita stima una crescita del 2,5% della raccolta pubblicitaria nel 2015 per il biscione.
Le indiscrezioni danno un'iniezione di fiducia ad altri titoli del settore come CAIRO COMMUNICATION e L'ESPRESSO.
Sotto pressione i titoli legati al greggio, come ENI, TENARIS e SAIPEM, che soffre ragioni che vanno oltre le quotazioni del petrolio.
Senza spunti i titoli industriali come FIAT CHRYSLER E PIRELLI che salgono in linea col mercato.
Debole LUXOTTICA, dopo l'annuncio dei ricavi ieri sera in linea con le attese nonostante alcune promozioni oggi da parte di Barclays che ha portato il prezzo obiettivo a 52 da 48 euro e Bryan Garnier con fair value a 53 da 50 euro. Raymond James ha tagliato il rating a "outperform".
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