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Borsa Milano -10% su coronavirus e greggio, giù UniCredit, Banco Bpm, petroliferi

Pubblicato 09.03.2020, 14:13
Aggiornato 09.03.2020, 14:17
Borsa Milano -10% su coronavirus e greggio, giù UniCredit, Banco Bpm, petroliferi
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MILANO, 9 marzo (Reuters) - La borsa di Milano si attesta su un -10% per cominciare a scontare i rischi di un peggioramento dell'epidemia in Italia, dopo la decisione senza precedenti di chiudere buona parte del Nord del paese, e di un prolungato ribasso del greggio.

Come risultato gli investitori fuggono dall'azionario e cercano rifugio nei bond a basso rischio, come quelli tedeschi.

Il premier Giuseppe Conte ha promesso una terapia d'urto anche sul fronte dell'allargamento della spesa pubblica per attenuare le conseguenze del virus sull'economia reale.

Il futures sul Brent cala del 22% dopo la decisione dell'Arabia Saudita di aumentare la produzione e ridurre il prezzo, in risposta al rifiuto della Russia di appoggiare la proposta Opec di tagliare l'offerta.

In apertura buona parte dei titoli dell'indice FTSE Mib non faceva prezzo per eccesso di ribasso, c'è voluta circa un'ora perché tutti entrassero in negoziazione, la maggior parte con ribassi a doppia cifra.

Bancari in caduta sui timori per l'impatto sulla crescita interna e dopo l'inevitabile balzo dei rendimenti sul Btp, con lo spread sul Bund che si allarga fino a oltre 210 punti base.

Due titoli italiani sono tra i peggiori dell'indice europeo di settore, Banco BPM (MI:PMII) (-13%) su cui pesano anche le incertezze di valutazione seguite ai dati del piano che non sono piaciuti a una parte del mercato e sulle prospettive M&A che dopo l'annuncio di Intesa su Ubi Banca (MI:UBI) tengono ad assottigliarsi. Secondo peggiore dell'indice è Unicredit (MI:CRDI) (-14,5%), che sconta i rischi sistemici con l'aggravante del virus; l'istituto è percepito come più rischioso di Intesa.

I CDS sulle big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit segnalano una probabilità di default al 13-14% rispetto a circa l'8-9% di venerdì.

Telecom Italia (MI:TLIT) (TIM) (-7%) è tra le peggiori del comparto in Europa, anche su ragioni specifiche, tra cui le continue false partenze nel progetto rete unica, in un mercato convinto che l'opposizione di Enel (MI:ENEI) sia destinata a tenere il piano sotto scacco per tempi indefiniti.

Petroliferi in caduta sul greggio. Eni (MI:ENI) -17%.

Le utilities considerate difensive, quali Terna (MI:TRN), A2A (MI:A2) Italgas (MI:IG), Snam (MI:SRG), sono in linea con l'indice dopo aver segnato ribassi più contenuti nelle prime battute.

(Stefano Rebaudo, in redazione)

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