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Borsa Milano chiude attorno a parità, finanziari pesanti, corrono petroliferi

Pubblicato 16.11.2016, 08:12
© Reuters. Un trader a lavoro
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(Reuters) - Piazza Affari archivia attorno alla parità una seduta segnata dalla caduta dei finanziari e da un recupero nel finale.

A frenare la discesa del listino milanese sono stati gli energetici, che hanno beneficiato del rimbalzo dei prezzi del greggio e di una risalita fisiologica delle utilities, letteralmente massacrate dopo la vittoria di Donald Trump nella corsa per la presidenza degli Stati Uniti.

Nel pomeriggio, poi, l'andamento positivo di Wall Street ha impresso la spinta per annullare le perdite.

In chiusura, l'indice FTSE Mib ha perso un frazionale 0,02%, l'AllShare è arretrato dello 0,08% e il MidCap dello 0,37%. Volumi per un controvalore di circa 2,2 miliardi di euro. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 ha guadagnato lo 0,34%.

Protagoniste del rally di ottobre, le banche continuano a ripiegare: il paniere italiano ha ceduto il 2,49%. INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (-2,27%) meno peggio di UNICREDIT (MI:CRDI) (-4,11%). In scia UBI (MI:UBI) BANCA (-4,9%), BANCO POPOLARE (MI:BAPO) (-2%) e POPOLARE MILANO (-1,79%). In direzione opposta MEDIOBANCA: +0,36%.

MONTEPASCHI venduta a piene mani (-10%) dopo l'annuncio della proposta di conversione volontaria dei bond subordinati in nuove azioni.

Già vivace ieri, CERVED INFORMATION SOLUTIONS ha messo a segno un altro rialzo (+2,49%), all'indomani dell'annuncio dell'acquisizione della piattaforma di Mps (MI:BMPS) per la gestione di npl.

Tra le mid cap, pesante CREDITO VALTELLINESE (-6,46%).

Restando ai finanziari, deboli risparmio gestito (AZIMUT (MI:AZMT) -0,77%, BANCA MEDIOLANUM (MI:BMED) -1,33%, FINECOBANK (MI:FBK) -0,44% e POSTE ITALIANE (MI:PST) -0,25%) e assicurazioni (GENERALI (MI:GASI) -0,93%, UGF -1,54% e UNIPOLSAI (MI:US) +0,77%).

Pesante SALVATORE FERRAGAMO (MI:SFER) (-6,46%): mercato deluso da margini e outlook.

La ripresa delle quotazioni del greggio ha sostenuto i petroliferi: ENI (MI:ENI) +1,96%, SAIPEM (MI:SPMI) +4,44% e TENARIS (MI:TENR) +1,18%.

Timida risalita delle utilities: ENEL (MI:ENEI) +1,16%, SNAM (MI:SRG) +1,89%, TERNA (MI:TRN) +1,33% e A2A (MI:A2) +0,18%, mentre ITALGAS (-1,5%) prosegue la discesa.

Non si arresta la corsa di BUZZI (MI:BZU) UNICEM (+1,82%), cominciata con il successo di Trump.

FIAT CHRYSLER (MI:FCHA) penalizzata (-0,79%) da una class action riguardante la presunta manipolazione dei test sulle emissioni.

In scia FERRARI: -0,18% ed EXOR (MI:EXOR) (-0,6%). Meglio CNH (MI:CNHI) INDUSTRIAL (+1,5%) e BREMBO (invariata).

Per il resto, spunti per CAMPARI (MI:CPRI) (+2,27%) e STMICROELECTRONICS (+1,36%).

TREVI a picco (-18,91%) a causa di risultati deludenti.

© Reuters. Un trader a lavoro

Tra le società che hanno pubblicato i risultati negli ultimi giorni, bene IMA (+6,9%), OPENJOBMETIS (+2,44%) e AEROPORTO DI BOLOGNA (+2,38%).

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