MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in calo in linea alla debolezza dei mercati azionari europei e statunitensi condizionati, come accade spesso recentemente, dall'andamento del greggio, in flessione dopo che l'Arabia Saudita ha escluso tagli alla produzione.
Ad appesantire ulteriormente le borse nel primo pomeriggio sono stati alcuni deboli dati macro Usa in un mercato che non riesce a trovare appigli per una ripresa.
"Sembra che solamente un rimbalzo del petrolio possa essere un modo per sostenere l'equity", osserva un trader che cita i dati sulle scorte settimanali di greggio pubblicate dall'Eia, a suo giudizio positivi
** L'indice FTSE Mib termina con un calo del 2,59%, l'Allshare del 2,39%. Volumi in flessione a 2,3 miliardi di euro circa.
L'indice europeo FTSEurofirst perde il 2,46%.
** Pesanti i bancari anche se dalle sale operative non evidenziano notizie particolari alla base del movimento. L'indice italiano del comparto lascia sul terreno oltre il 3% in linea con lo Stoxx europeo mentre sono attesi per oggi i dettagli sui nuovi stress test dell'Eba.
Tra i peggiori BPER (MI:EMII) (-6,36%), MPS (MI:BMPS) (-5,68%), POP MILANO (-5,61%) e BANCO POPOLARE (MI:BAPO) (-4,86%) con queste ultime due in fase finale per una fusione che però tarda ad arrivare.
** MEDIASET in calo del 6,15%. E' stata sostenuta nei giorni scorsi dalle dichiarazioni di Vivendi (PA:VIV) su possibili acquisizioni nel settore produzione contenuti in Sud Europa, che hanno riacceso le speculazioni su Mediaset (MI:MS) Premium.
** Vendite nel lusso con YOOX NET-A-PORTER a -5,6%, FERRAGAMO (MI:SFER) a -4,5%.
** TENARIS cede il 4,6%, in attesa dei risultati nel quarto trimestre, che saranno probabilmente penalizzati dalla debolezza del greggio.
** SAIPEM (MI:SPMI) chiude a -1,5% con un leggero recupero nel finale dopo che il gruppo ha comunicato i risultati del quarto trimestre e ha confermato la guidance sul 2016.
** TELECOM ITALIA in ribasso del 2,36%. Si spegne il tentativo di rimbalzo tentato un paio di volte nell'ultima settimana. Sul gruppo si è ridotto l'appeal speculativo dopo che Vivendi ha superato la soglia del 22% del capitale, nei giorni scorsi, lasciando poco spazio a ulteriori arrotondamenti e sul raffreddarsi delle ipotesi di M&A.
** STMicroelectronics (MI:STM) perde il 4,9% dopo che che Moody's ha tagliato il rating a 'junk' (spazzatura), portandolo a 'Ba1' da 'Baa3', con outlook stabile.
** EXOR (MI:EXOR) in decisa controtendenza chiude con un rialzo dell'1,34% ma dopo i recenti ribassi.
** PRYSMIAN (MI:PRY) termina a -1,4% dopo l'annuncio dei risultati del 2015 che vedono ricavi, margini e utile in crescita e una conferma del dividendo rispetto all'esercizio precedente.