MILANO, 27 novembre (Reuters) - La borsa di Milano chiude debole a causa di realizzi sulle banche, a fronte di un'Europa contrastata.
Tra i bancari, in evidenza i titoli che hanno fatto meglio di recente, con Ubi (MI:UBI) e Banco Bpm (MI:BAMI) -1,8% circa.
Telecom Italia (MI:TLIT) corregge ancora i recenti rialzi, in mancanza di indicazioni concrete su quello che gli analisti definiscono 'opzioni di creazione di valore', cioè lo scorporo di rete e call center. Le risp perdono il 2,3%, in un mercato più cauto sulla conversione.
Salvatore Ferragamo (MI:SFER) +2,9% reagisce ancora all'operazione Lvmh-Tiffany; Moncler (MI:MONC) segna +0,3%.
Atlantia (MI:ATL) sotto pressione (-1,4%) sui timori di revoca della concessione, anche se alcuni trader restano scettici.
Juventus (MI:JUVE) in netto calo, dopo il prezzo delle nuove azioni derivanti dall'aumento di capitale di 0,93 euro.
Negative le società autostradali, con Astm -1,4% e Sias -1%, dopo il balzo di ieri su attese per nuovi investimenti per rimettere in sesto la rete viaria italiana.
Erg in deciso rialzo (+2,9%) ma sotto i massimi, dopo le indiscrezioni di stampa che la danno in buona posizione per aggiudicarsi gli asset francesi nell'eolico di Renvico.
Bene altre utility, con Iren (MI:IREE) (+2,6%) e Falck Renew (+3,9%), mentre A2A (MI:A2) +0,3%.
L'effetto Pir, con l'obbligo dell'investimento in microimprese, sostiene titoli a bassa capitalizzazione come Elica (+4,8%), Fiera Milano (+1,6%) già in rialzo ieri.