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Borsa Milano chiude in calo, corre Generali, giù Intesa SP

Pubblicato 23.01.2017, 18:17
© Reuters. Un operatore durante una seduta di borsa
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude la prima seduta della settimana in calo, in linea alla debolezza delle altre borse europee, appesantita dai bancari ed energetici.

La giornata è stata tuttavia vivacizzata da spunti M&A speculativi sul settore finanziario, in primo luogo quelli legati alle indiscrezioni stampa su un possibile interesse di Allianz (DE:ALVG) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) su Generali (MI:GASI).

Il FTSEMib chiude in calo dello lo 0,78%, l'Allshare dello 0,66%, i volumi sull'azionario sono circa 2,7 miliardi.

In Europa il FTSEurofirst 300 è in calo dello 0,55%,

GENERALI, sotto i riflettori della borsa, chiude in rialzo del 3,94% a 14,25 euro ma sotto i massimi di seduta di 14,68 euro, con volumi alti (tre volte la media giornaliera), dopo che la Stampa ha parlato tra ieri e oggi di un interesse concreto di Allianz e Intesa per Trieste. MEDIOBANCA, primo azionista del Leone, avanza dell'1,5%. Gli operatori, per lo più scettici, si interrogano sulla fattibilità dell'ipotesi anche se un trader di fronte all'andamento del titolo si limita commentare: "Il mercato ci crede, la reazione è stata molto forte".

Anche BANCA GENERALI sale di oltre il 6%.

Negativa invece la reazione di INTESA SP che perde il 2,9%. Mediobanca (MI:MDBI) Securities, che considera "molto complicata dal punto di vista regolatorio" un'operazione che veda l'ingresso di Intesa in Generali, sottolinea che sarebbe una sorpresa per gli investitori della banca, desiderosi di dividendi e di visibilità strategica. Da qui, dice, l'effetto negativo sull'andamento del titolo.

UNICREDIT (MI:CRDI) cede il 2,8% circa nel giorno in cui è devenuto effettivo il raggruppamento delle azioni, una reazione, secondo un trader, "statisticamente frequente nel primo giorno di trading, quando si fanno operazioni di raggruppamento, per una questione psicologica".

In un settore bancario debole in Italia (-2,3%) e in Europa (-1,2%), spicca in controtendenza CREVAL (+2,3%) sulle ipotesi di aggregazioni rilanciate dalla stampa e che vedono BPER (MI:EMII) (-2,3%) studiare un'aggregazione con l'istituto valtellinese che coinvolgerebbe anche Unipol (MI:UNPI) Banca, del gruppo UNIPOL, quest'ultimo in rialzo dell'1,6%.

Giù il settore oil come in Europa, con ENI (MI:ENI) -1,54.

© Reuters. Un operatore durante una seduta di borsa

Bene l'automotive con FCA (MI:FCHA) a +1,6%, CNH (MI:CNHI) e BREMBO in rialzo di mezzo punto percentuale circa.

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