MILANO, 4 febbraio (Reuters) - Seduta positiva a Piazza Affari che prosegue il rimbalzo in scia al movimento di recupero delle altre borse mondiali, sostenute dal nuovo intervento della banca centrale cinese per sollevare il sentiment degli investitori.
Il clima, relativamente agli effetti dell'epidemia del coronavirus, rimane improntato alla prudenza, ma il mercato vuole puntare a comprare sui ribassi e approfitta dell'avvio della stagione delle trimestrali per riposizionarsi. A Milano in evidenza i bancari spinti dai solidi conti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), con l'indice di borsa che beneficia anche del rally dei petroliferi.
Intesa Sanpaolo chiude in rialzo del 2,9% dopo che i conti dell'ultimo trimestre, con un utile sopra le attese e ricavi in crescita, hanno confermato la solidità dell'istituto e offerto segnali rassicuranti su tutto il comparto. Gli acquisti sul settore si sono concentrati anche su Ubi (MI:UBI)(+3,9%), Banco Bpm (MI:BAMI)(+3,5%) e Unicredit (MI:CRDI) (+3,1%) che sveleranno i propri conti nei prossimi giorni. Corre MPS, in crescita del 5,5% sulle attese a breve della decisione della Ue sul piano di scissione dei crediti deteriorati di Mps (MI:BMPS) da trasferire ad Amco.
Svetta Atlantia (MI:ATL), la migliore del Ftse Mib con +4,1%, sulle attese che un accordo fra governo e vertici della società sulla questione delle concessioni autostradali venga trovato in tempi brevi.
I risultati 2019 forti di BP a Londra, il rimbalzo del prezzo del greggio -- anche se poi ritraccia nel finale di seduta -- e in generale l'ampio rally del settore delle materie prime danno sollievo ai titoli energetici e petroliferi, pesantemente venduti nell'ultima settimana. Tenaris (MI:TENR) guadagna il 2,1%, Eni (MI:ENI) e Saipem (MI:SPMI) l'1,4% circa.
Forte anche Prysmian (MI:PRY) insieme agli industriali Cnh (MI:CNHI), Leonardo, Brembo (MI:BRBI).
Spunti anche su Fca (MI:FCHA), in salita dell'1,6% dopo il dato sulle immatricolazioni a gennaio positivo, in controtendenza rispetto al mercato nazionale negativo.
Rimanendo nell'automotive, Ferrari (MI:RACE) perde il 2,3% dopo i risultati del quarto trimestre e l'outlook sul 2020 che, seppure in miglioramento, è stato leggermente sotto le attese degli analisti.
Debole Mediaset (MI:MS) che cede lo 0,5% dopo un mini rimbalzo ieri in scia alla notizia della bocciatura, da parte del Tribunale di Milano, della richiesta di sospensione cautelare presentata da Vivendi (PA:VIV) sul progetto MediaforEurope.