MILANO (Reuters) - Avvio di seduta negativo per Piazza Affari come per le altre borse europee, in scia ai mercati asiatici, in un contesto di diffusa avversione al rischio per i timori di recessione e per la guerra in Ucraina che non conosce tregua.
Intorno alle 9,50 il FTSE Mib arretra dell'1,6%.
Tra i titoli in evidenza:
Scendono le banche, come in tutto il Vecchio Continente. L'indice milanese di settore cede il 2,8%, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI) perdono tra il 2,7% e il 3,1%, va peggio Banco Bmp che perde il 4,7%.
Sempre molto volatile Mps (BIT:BMPS), in calo di 0,7%, in attesa del Cda che si dovrebbe tenere oggi sull'aumento di capitale iperdiluitivo e ormai imminente.
Debole Telecom (BIT:TLIT) intorno a -3%. Ieri il gruppo ha annunciato che Cdp Equity, Macquarie e Open Fiber hanno chiesto l'estensione dei tempi previsti per il dossier sulla rete unica, mentre secondo il Sole è iniziata la gara per la cessione del 40% di Tim Enterprise. Secondo gli analisti di Banca Akros, la prima notizia è certamente negativa ma non coglie di sorpresa vista la distanza nelle valutazioni degli asset, mentre la seconda è un elemento positivo che fa sperare in un processo di vendita un po' più semplice.
Debole ancora il settore energia, condizionato dal calo dei prezzi del petrolio. Eni (BIT:ENI) perde il 2,5% e risente anche della revisione al ribasso delle stime di produzione della controllata norvegese Var Energi, che a sua volta cede quasi il 10%.
Resistono alle vendite titoli difensivi come Campari (BIT:CPRI), Diasorin (BIT:DIAS), Recordati (BIT:RECI).
(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)