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Borsa Milano in calo con Europa, scivola Mediobanca, giù lusso

Pubblicato 12.11.2024, 13:46
Aggiornato 12.11.2024, 13:55
© Reuters. Un uomo fuori dalla borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco
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MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in calo con vendite diffuse in un mercato che torna su sui passi dopo un avvio di settimana positivo.

In attesa di qualche nuova indicazione che potrebbe giungere domani dal dato sull'inflazione Usa, e con una agenda priva di dati macro rilevanti, ad appesantire stamani il clima sui mercati sono le indiscrezioni secondo cui il neo eletto presidente Usa Donald Trump starebbe per mettere in ruoli chiave due esponenti che in passato hanno avuto posizioni aggressive nei confronti della Cina.

Anche Wall Street dovrebbe rallentare la sua corsa dopo i nuovi record sull'effetto Trump, visto l'andamento in leggero calo dei futures sui principali indici della borsa statunitense.

Intorno alle 12,55 il Ftse Mib cede lo 0,9%. Volumi per circa 1,3 miliardi di euro.

Titoli in evidenza:

Mediobanca (BIT:MDBI) stacca in negativo il resto dei titoli del Ftse Mib con una perdita dell'8% alimentata dalla trimestrale che ha visto ricavi sotto le attese e dal taglio delle previsioni sul margine di interesse per l'intero anno.

Perdite decisamente più contenute nel resto del settore bancari, che in media cede lo 0,5%, con qualche eccezione positiva come Bper (BIT:EMII) (+1,2%) e Mps (BIT:BMPS) (+0,7%).

In sofferenza il lusso, settore particolarmente esposto al mercato cinese, con Cucinelli (BIT:BCU) in calo del 3,8% e Moncler (BIT:MONC) del 2,7%.

Le vendite non risparmiano le utility con A2A (BIT:A2) che cede l'1,5% dopo un buon avvio e nonostante i buoni risultati trimestrale e il miglioramento della guidance sul 2024. Anche Iren (BIT:IREE)(-1,2%) non beneficia dei conti positivi e delle attese dell'Ebitda 2024 nella parta alta della guidance.

© Reuters. Un uomo fuori dalla borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco

Poco sopra la parità Iveco, mentre Leonardo sale del 2% circa dopo l'annuncio sull'accordo di fornitura siglato tra i due gruppi nell'ambito della neonata Jv Leonardo-Rheinmetall.

Nel resto del listino De' Longhi guadagna quasi il 4% in scia al miglioramento della guidance sull'anno.

(Andrea Mandalà, editing Claudia Cristoferi)

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