MILANO, 2 novembre (Reuters) - Piazza Affari è ben impostata per chiudere la prima seduta della settimana in deciso rialzo, grazie anche all'avvio sostenuto di Wall Street alla vigilia delle elezioni per le presidenziali Usa.
A dare spinta ai mercati stamani, il dato Pmi cinese che ha registrato a ottobre il ritmo di crescita massimo in quasi 10 anni grazie alla ripresa della domanda interna in un mercato che si sta risollevando rapidamente dalla crisi dovuta al coronavirus. Poi è arrivato quello italiano salito sempre a ottobre per il quarto mese di fila.
Sullo sfondo restano le attese per nuove misure di restrizioni al vaglio del governo italiano per contenere la pandemia.
Sul fronte delle materie prime, le quotazioni del greggio oscillano intorno ai 38 dollari al barile sui timori che l'allargamento dei Paesi in lockdown da coronavirus porti a un ulteriore indebolimento della domanda petrolifera a livello globale.
Nonostante il calo del greggio, rimbalzano i titoli del settore che vengono da diverse sedute negative: SAIPEM (MI:SPMI) sale del 6,2%, TENARIS (MI:TENR) ed ENI (MI:ENI) in crescita intorno al 4%.
Realizzi su ITALGAS (MI:IG), in flessione dello 0,2%, dopo il balzo di venerdì sulla scia dei risultati dei nove mesi e del piano strategico al 2026 con "obiettivi positivi e sopra le attese a tutti i livelli", sottolinea un broker.
Sul fronte delle banche, torna il denaro sulle attese di M&A. Strappa MPS con un balzo intorno all'8%. Sabato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha detto che il governo sta lavorando per sostenere la banca e che, grazie a un negoziato con l'Unione europea, ha definito un percorso di rilancio "che deve passare anche da un'operazione di fusione con un partner forte". Bene anche UNICREDIT in salita del 2,2%, indicata dalla stampa come candidata a rilevare la banca senese, ma fonti del ministero dell'Economia hanno definito totalmente destituite di fondamento le notizie riguardo una proposta fatta dal Tesoro alla banca guidata da Jean Pierre Mustier. Secondo un primario broker italiano "un'operazione con Mps (MI:BMPS) necessiterebbe di oltre 3 miliardi di capitale per rendere l'operazione neutrale per UniCredit (MI:CRDI) dal punto di vista del capitale post costi di ristrutturazione".
Ben raccolta anche INTESA SANPAOLO (MI:ISP) in crescita del 3,9%.
Volatile NEXI (-2,2%), dopo una sbandata stamani a seguito alla conferma che la società attiva nei pagamenti digitali ha avviato trattative in esclusiva per una fusione con Nets da realizzare attraverso uno scambio azionario. Secondo un trader, "nonostante con questa operazione Nexi (MI:NEXII) potrà allargare il perimetro di consolidamento del proprio business ad altri Paesi, il timore è che la possa pagare a premio e quindi cara".
Fuori dal paniere strappa AS ROMA (MI:ASR) (+11,9%) dopo la vittoria in campionato ieri, con il titolo che si porta a 0,16 euro, sempre più lontano da quota 0,11 euro -- prezzo dell'Opa lanciata dal magnate americano Dan Friedkin con obiettivo delisting -- a pochi giorni dalla chiusura dell'offerta il prossimo 6 novembre. Forte anche LAZIO (MI:LAZI) (+7,7%) sempre dopo la vittoria in campionato nel fine settimana.
Corre SAFILO in crescita del 6,3%.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)