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Borsa Milano in leggero rialzo ma frenata da banche, bene Stm con chip Europa

Pubblicato 28.06.2023, 15:41
Aggiornato 28.06.2023, 15:46
© Reuters. L'ingresso della Borsa di Milano. 8 dicembre 2011. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari conferma il tono moderatamente positivo anche se l'indice è più fiacco rispetto a quelli europei a causa della debolezza dei bancari.

I dati macro Usa di ieri, superiori alle attese, hanno riportato l'ottimismo sul mercato, ma il tema tassi continua a attirare l'attenzioni degli investitori.

I riflettori sono sempre puntati sul simposio della Bce a Sintra, da cui potrebbero emergere nuove indicazioni sulle politiche monetarie.

Dopo l'intervento di ieri, con toni particolarmente hawkish, della presidente della Bce Christine Lagarde, il dibattito di oggi vede protagonisti, oltre alla numero uno di Francoforte, anche i governatori di Fed, Jerome Powell, della BoE, Andrew Bailey e della BoJ, Kazuo Ueda.

Tra gli altri temi di oggi, un trader ricorda inoltre la pubblicazione di risultati degli stress test della Fed sulle banche Usa, attese in tarda serata.

Alle 11,25 il Ftse Mib sale dello 0,34%. Volumi poco sopra mezzo miliardo di euro in controvalore.

Tra i titoli in evidenza:

STM (EPA:STMPA) sale del 2% in un settore tonico a livello europeo. L'attenzione degli investitori si sposta sui produttori di chip continentali dopo l'articolo del Wall Street Journal secondo il quale gli Usa starebbero considerando nuove restrizioni nei confronti della Cina relativamente alle esportazioni di chip utilizzati nell'intelligenza artificiale. Le indiscrezioni stanno scatenando vendite sui titoli dei semiconduttori Usa nel premarket di Wall Street.

Acquisti anche su alcuni industriali ciclici come PRYSMIAN (BIT:PRY) (+2,4%), LEONARDO (+2%) e gli automotive tra cui FERRARI (NYSE:RACE) (+1,1%) e PIRELLI (BIT:PIRC) (+0,8%).

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Deboli i bancari con l'indice di settore che fa da zavorra alla borsa milanese con un calo di mezzo punto percentuale appesantito in particolare dai big UNICREDIT (BIT:CRDI) (-0,7%) e INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) (-0,4%).

Sempre nel credito tiene però BANCO BPM (BIT:BAMI) (+0,6%) titolo preferito, tra le piccole e medie banche italiane, da Jefferies che ha confermato il rating "Buy" con un target price rivisto al rialzo a 6,50 euro. Spunti più consistenti sugliistituti di piccole dimensioni con CREDEM, che balza di oltre il 3 dopo che lo stesso broker ha alzato la raccomandazione a "Buy", mentre al contrario POP SONDRIO perde il 2,6% in scia al taglio a "Hold", sempre da parte di Jefferies.

In altri settori, GVS scivola di quasi il 5%, colpita dal taglio della raccomandazione a "Sell" da parte di Goldman Sachs (NYSE:GS).

(Andrea Mandalà, editing Gianluca Semeraro)

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