MILANO, 22 gennaio (Reuters) - La borsa di Milano chiude in ribasso, in un mercato appesantito dalle vendite sui bancari, dopo che lo spread si è allargato sulle incertezze di politica interna.
Oggi Luigi Di Maio ha annunciato le dimissioni da leader dei 5Stelle innescando qualche timore sulla tenuta del governo.
Il differenziale di rendimento del Btp rispetto al Bund tedesco ha toccato un massimo a 175 punti base per correggere fino a quota 165 all'ora di chiusura della borsa italiana.
Per Rabobank i sondaggi, in vista del voto alle regionali del 26 gennaio, indicano una situazione piuttosto equilibrata e quindi nessuno avrà interesse a spingere per le elezioni anticipate.
Calano i bancari, che hanno spazi interessanti per prendere beneficio, mentre continuano gli acquisti sul risparmio gestito. Calano in modo deciso Unicredit (MI:CRDI) -3,3%, Banco Bpm (MI:BAMI) -2,8%. Mps (MI:BMPS) segna un modesto -0,3%, in un mercato cauto nel vendere, perché un'accelerazione sul fronte del de-risking offrirebbe ulteriori spazi di significativo rialzo.
Bene le società di gestione, che continuano a scontare forti risultati di bilancio, con Azimut (MI:AZMT) +2,5%, Finecobank (MI:FBK) +1,5%.
Atlantia (MI:ATL) +2,1%, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio da capo del M5S, mossa che potrebbe indebolire il fronte di chi spinge per la revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia.
Telecom Italia (MI:TLIT), in ribasso (-1,4%) non reagisce al Ceo che parla di risultati soddisfacenti nel 2019 vista la situazione difficile e di possibile piano B sulla rete.
Nel lusso Moncler (MI:MONC) recupera (+2,6%), dopo il calo di ieri sui timori per la Cina, Salvatore Ferragamo (MI:SFER) rimane negativa, -1,2%.
Saipem (MI:SPMI) perde il 4%, dopo il taglio di Bofa a 'underperform', prezzo obiettivo a 3,5 euro.
Aa Roma sale del 1,9%. Il Messaggero scrive che il negoziato con Dan Friedkin per la vendita del club è in dirittura d'arrivo e il raggiungimento di un accordo è previsto per febbraio.