MILANO (Reuters) - Indici negativi a Piazza Affari a conclusione di una settimana di ritracciamento per i mercati europei. Resta il nervosismo fra gli investitori in balia dei commenti hawkish da parte dei vari banchieri centrali sui tassi di interesse.
Alle 10,55 l'indice Ftse Mib perde lo 0,60%. Volumi intorno al mezzo miliardo di euro.
Scendono un po' tutti i comparti, dall'energia all'automotive, alle banche su generali prese di beneficio.
Tra i titoli in evidenza:
In un contesto negativo per i prezzi del petrolio in calo per il secondo giorno consecutivo, Eni (BIT:ENI) cede l'1,6%. Stamani l'annuncio della mega acquisizione con Var Energi di Neptune Energy, per un enterprise value di 4,9 mld dollari. Secondo Banca Akros, che conferma raccomandazione e target,"l'acquisizione è in linea con la strategia di Eni e dovrebbe generare notevoli sinergie".
Venduta anche Saipem (BIT:SPMI) che arretra del 2% circa.
Giù del 2,5% De Nora penalizzato dalla valutazione data a Thyssenkrupp Nucera, joint venture per le tecnologie a idrogeno tra la società italiana e la tedesca Thyssenkrupp, che sbarcherà alla Borsa di Francoforte il prossimo 7 luglio.
Ben raccolte le utility che beneficiano del calo dei rendimenti dei titoli di stato stamani, con il decennale sceso sotto il 4%. Italgas (BIT:IG) avanza dell'1,3%, rialzi superiori all'1,5% per Iren (BIT:IREE) e Hera (BIT:HRA). Bene anche Snam (BIT:SRG) (+0,96%) e Terna (BIT:TRN) (+0,5%) dopo che Barclays (LON:BARC) ha alzato il prezzo obiettivo su entrambi i titoli rispettivamente a 5,8 da 5,6 euro e a 7,6 da 7,4 euro.
In netto calo le banche, vendute su prese di profitto dopo il recente rally. La peggiore è Bper (BIT:EMII) in flessione dell'1,9%, seguita da Banco Bpm (BIT:BAMI) a -1,8%. Ribassi fra 1,6% e 1,8% per le big Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa (BIT:ISP) SP.
Volatile Tim (BIT:TLIT) con le ordinarie e le risparmio salite in avvio per poi scendere a -0,3% dopo che il Cda ha dato ieri sera l'esclusiva a Kkr per la cessione della rete. "Notizia positiva anche se per la gran parte attesa", sottolinea Banca Akros che evidenzia, tuttavia, che "ci sono ancora più di tre mesi di tempo per rumour e potenziali nuovi sviluppi su questa vicenda, tenendo conto che il principale ostacolo allo stato attuale rimane Vivendi (EPA:VIV)".
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)