MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in rialzo a fine mattina, aiutata come le altre borse europee dalla buona intonazione dei futures sugli indici Usa.
Prevale comunque la cautela tra gli investitori in vista del dato chiave dell'inflazione Usa che sarà diffuso nel primo pomeriggio e che dovrebbe irrobustire le attese per una nuova significativa stretta monetaria da parte della Fed.
Dalla Germania è arrivato intanto questa mattina il dato definitivo sui prezzi al consumo di settembre, che si conferma in rialzo di quasi l'11%.
Intorno alle 12,35 l'indice FTSE MIB è in rialzo dello 0,7% circa con volumi sottili intorno ai 440 milioni di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Sono le banche a guidare il rialzo di oggi, con l'indice di settore in progresso dell'1,2% e Banco Bpm (BIT:BAMI) intorno a +3%, mentre le big Unicredit (BIT:CRDI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) passano in positivo e salgono di oltre 1%.
In controtendenza Mps (BIT:BMPS), in asta di volatilità con un calo di oltre il 24% dopo una prima fiammata al rialzo. Lunedì partirà l'aumento di capitale da 2,5 miliardi dopo che la banca è riuscita finalmente ad ottenere garanzie per la sua intera sottoscrizione. Per gli analisti è una notizia positiva, ma i trader sottolineano che la natura iperdiluitiva dell'operazione rischia di mettere in fuga i piccoli azionisti.
Volatile Telecom Italia (BIT:TLIT), partita in netto calo su nuovi minimi storici a 0,1627 euro. Il titolo ha poi iniziato a rimbalzare e sale del 2% circa.
Bene il comparto delle società petrolifere in scia al rialzo del greggio: Eni (BIT:ENI) +1,5% e Tenaris (BIT:TENR) +2,3%. Vira in negativo Saipem (BIT:SPMI) a -1,5%.
Sesta seduta consecutiva negativa per Stm (EPA:STM) (-0,6%) che sconta prospettive meno rosee per il settore chip da parte delle big Usa a causa delle restrizioni all'export verso la Cina.
Giù diversi titoli del lusso con Moncler (BIT:MONC) -1,9%, penalizzati dai timori di rallentamento dell'economia e dall'incremento di casi Covid in Cina, dove restano in vigore politiche molto restrittive che impattano su turismo e consumi.
(Claudia Cristoferi, editing Andrea Mandalà)