MILANO (Reuters) - Piazza Affari è tonica verso fine seduta, trovando conferma anche dall'avvio positivo di Wall Street al traino delle banche.
A tenere banco sempre gli effetti a livello globale dell'invasione russa dell'Ucraina insieme all'aggressiva politica di rialzo dei tassi Usa e al calo delle forniture da Mosca che sta facendo schizzare al rialzo i prezzi del petrolio.
Oggi il Brent si attesta intorno ai 115 dollari al barile.
Intorno alle 16,35 l'indice FTSE Mib sale dell'1% circa. Volumi sempre contenuti, poco sopra quota 1,4 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Misto il comparto oil, con Saipem (MI:SPMI) che cede l'1,4%. Un trader sottolinea che il titolo paga la cautela degli investitori in vista del piano di ristrutturazione del debito il 25 marzo. Tenaris (MI:TENR) avanza dello 0,75% dopo il balzo del 6% di ieri sulle attese di una ripresa degli investimenti nel comparto, ENI (MI:ENI) perde lo slancio della prima parte della seduta e riduce il rialzo allo 0,2%.
Decisamente ben comprata Maire Tecnimont, che viene da un periodo non particolarmente brillante, in rialzo del 4,3% dopo l'aggiudicazione del progetto da 230 milioni di dollari per l'impianto di ammoniaca blu negli Stati Uniti.
Rallenta dai massimi Leonardo (+0,3%) dopo che il gruppo ha confermato la guidance 2022 per l'indebitamento netto pari a 3,1 miliardi di euro e ha annunciato che la controllata Usa Leonardo Drs ha firmato un accordo vincolante per la vendita del business Global Enterprise Solutions (Ges) a Ses per 450 milioni di dollari. Secondo Banca Akros, "la notizia è molto positiva perché consente virtualmente di accantonare il rischio di un aumento di capitale".
Bene le banche che risentono delle attese di maggiori rendimenti dei bond a livello globale. Fra le big Unicredit (MI:CRDI) guadagna l'1,6%, Banco Bpm (MI:BAMI) l'1,7%, mentre Intesa Sanpaolo (MI:ISP) avanza del 2%. In un report SocGen preferisce Intesa a UniCredit per la minore esposizione in Russia con la raccomandazione su Intesa che passa a "buy" da "hold" e su UniCredit a "hold" da "buy".
Bene Poste Italiane (MI:PST) in salita del 2,7% in attesa dei risultati di domani insieme alla guidance per il 2022 e all'aggiornamento del piano strategico al 2024.
Diasorin (MI:DIAS) perde lo 0,6%, penalizzata dal venire meno dell'interesse sulle tematiche legate al Covid.
In deciso ribasso il lusso, con Cucinelli (MI:BCU) in calo del 2,9%, seguita da Tod's (MI:TOD) che cede lo 0,6%. Venduta anche Ferragamo (MI:SFER) (-1,2%).
Infine, fra i minori svetta Ivs Group. Equita ha alzato la raccomandazione a 'buy' "dopo la sottoperformance dall'inizio della pandemia" e ritiene che la società sia "positivamente esposta al reopening dell'economia".
(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)