MILANO, 19 dicembre (Reuters) - La seduta prosegue senza particolari spunti a Piazza Affari in un contesto europeo comunque piuttosto piatto. La sensazione è che da qui alla fine dell'anno il mercato non offrirà grandi opportunità di investimento, alla luce di quanto è salito quest'anno: l'indice FTSEmib dei principali quaranta titoli di Piazza Affari si appresta a chiudere il 2019 con un balzo di circa il 30% rispetto al 2018.
"Mediamente non c'è smania di fare trading perché i portafogli sono già indirizzati e potrebbero esserci solo alcuni aggiustamenti per il prossimo anno", spiega un trader.
Raccolta anche oggi Fiat Chrysler (MI:FCHA) (FCA) (+0,46%) dopo la firma dell'accordo vincolante per la fusione con Psa-Peugeot che darà vita al quarto costruttore automobilistico al mondo per volumi e al terzo per fatturato. Fidentiis dà un giudizio molto positivo all'operazione, "in gran parte grazie alle sinergie potenziali e all'atteso miglioramento del profilo di rischio di Fca".
Banche globalmente stabili. Tra le big Unicredit (MI:CRDI) (+0,24%) e Intesa (MI:ISP) Sp (+0,04%), Banco Bpm (MI:BAMI) (+0,3%), Bper (MI:EMII) (+0,4%).
Banca Generali (MI:GASI) perde lo 0,88%, mentre Unipolsai (MI:US) sale dello 0,75% in vista della revisione trimestrale degli indici, che vedrà, a partire da lunedì prossimo, la prima tornare fra i 40 più importanti titoli quotati italiani e la seconda retrocedere nel paniere "midcap". "Per motivi tecnici chi passa all'indice inferiore ha più volumi in acquisto perché confluisce in un paniere più piccolo ma con un peso maggiore, mentre per Banca Generali prevalgono le vendite per il ragionamento opposto", spiega un trader.
Saipem (MI:SPMI) cedente, con un calo dello 0,55%. Il titolo risente del possibile effetto sanzioni Usa, in vista della loro entrata in vigore nelle prossime ore contro le società che hanno contribuito a costruire i gasdotti russi NordStream 2 e TurkStream. In passato la oil service ha detto di non ritenere che le sanzioni avranno un impatto sui lavori per Nord Stream2 perché il suo ruolo è alquanto marginale. Tuttavia, scrive Fidentiis nel report odierno, "finché il segretario di Stato Usa non avrà indicato i nomi delle navi colpite dalle sanzioni, il rischio potenziale resta". Per il broker il giudizio è "Sell" perché "il titolo continua a presentare una valutazione non attraente rispetto al settore delle oil service".
Nel settore continua la debolezza di Maire Tecnimont (-2,1%).
Bene Iren (MI:IREE) (+1,8%) dopo l'aggiudicazione della concessione per costruire un impianto di rifiuti a Genova, con un investimento di 42 milioni.
Denaro sui titoli delle società regolate, come Snam (MI:SRG) (+0,9%), Terna (MI:TRN) (+0,51%) e Italgas (MI:IG) (+0,75%).
Ripiegano i titoli editoriali, dopo diverse sedute positive, come il Sole 24 Ore che cede il 4,3% e Rcs (MI:RCSM) Mediagroup (-0,6%).
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)