MILANO, 21 aprile (Reuters) - Indici in recupero stamani, dopo aver registrato ieri il peggior calo del 2021, in un contesto di generale ritracciamento che riguarda i mercati asiatici, europei e Wall Street. A fare scattare le vendite, i timori per nuove ondate di infezioni in diversi Paesi che mettono a rischio la forza della ripresa globale, e la domanda di greggio.
Da sottolineare comunque che i mercati europei e gli indici Usa sono su ripetuti massimi storici e quindi una fase di prese di beneficio è più che fisiologica a questi livelli. "Per il momento si tratta di un lieve rimbalzo. Niente di più", osserva un broker.
C'è attesa per la riunione della Bce di giovedì in una fase di particolare interesse del mercato sull'andamento dei rendimenti obbligazionari. Lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si muove poco sotto i 104 punti base.
Tra i titoli in evidenza:
Dopo la batosta di ieri, in recupero i bancari con Bper (MI:EMII) in rialzo dell'1,1%, seguito da Unicredit (MI:CRDI) (+0,88%) e Banco Bpm (MI:BAMI) (+0,7%), tra le principali candidate all'atteso processo di consolidamento del settore.
In gran spolvero Creval (MI:PCVI) (+3,68%) a 12,40 euro, a un passo da quota 12,5 euro, nuovo prezzo d'Opa rilanciato da Credit Agricole (PA:CAGR) nella notte per concludere l'offerta il cui termine è stato spostato da oggi al 23 aprile. "A questo punto è presumibile che l'operazione andrà in porto", si limita a dire un trader.
Le difficoltà che sta incontrando il progetto di una nuova competizione calcistica europea, a seguito della defezione di alcuni club dalla Superlega, in particolare quelli inglesi e l'Inter, fanno sprofondare le azioni della Juventus (MI:JUVE), sospese in avvio di seduta e in calo del 9%. Fra ieri e oggi le azioni della Juve stanno cedendo oltre il 14%, annullando quasi del tutto l'effetto benefico dell'annuncio lunedì scorso quando il titolo è balzato del 18%. Non demorde il presidente della Juventus Andrea Agnelli che, in un'intervista, spiega che la Superlega ha il 100% di possibilità di successo e andrà avanti. "E' rimasta solo la Juve a crederci e quindi il progetto è destinato a saltare con tutte le attese economiche che si portava", dice un trader.
Sugli altri comparti rimbalza Leonardo, ieri in profondo rosso, con un +1,3%.
Stabile Mediaset (MI:MS) dopo la sbandata di ieri a seguito della decisione del Tribunale di Milano che ha riconosciuto al gruppo di Cologno Monzese un risarcimento inferiore alle attese nell'ambito della causa con Vivendi (PA:VIV).
Rimbalza anche Maire Tecnimont (+1,4%), fortemente venduta ieri e viaggia bene anche Saipem (MI:SPMI) in crescita dello 0,95%. Eni (MI:ENI) cresce dell'1%.
(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)