di Medha Singh e Sanjana Shivdas
(Reuters) - Gli indici azionari Usa scambiano in ribasso di oltre il 2% con la rapida diffusione del coronavirus che ha portato la California a dichiarare lo stato di emergenza, mentre la contrazione della domanda di viaggi penalizza le compagnie aeree.
In ribasso di quasi il 12% la scorsa settimana - calo peggiore dalla crisi finanziaria del 2008 - l'S&P 500 ha recuperato un po' di terreno nella sessione di ieri, con il trionfo di Joe Biden nelle primarie democratiche a distrarre i trader dal crescente impatto del virus.
Oggi il bilancio delle vittime di coronavirus negli Stati Uniti è salito a 11. La California ha riportato il primo decesso da coronavirus fuori dallo stato di Washington, all'indomani dell'approvazione di un pacchetto di misure da 8,3 miliardi di dollari per far fronte all'epidemia.
L'indice di volatilità Cboe, considerato il barometro della paura di Wall Street, balza di 4.61 punti a 36.63.
La compagnia aerea statunitense Southwest segna una flessione del 3,8% sulla scia di un allarme sui ricavi, con l'epidemia che incide sul numero dei passeggeri. United Airlines e Jetblue Airways hanno a loro volta ridotto i voli di linea e implementato controlli dei costi.
L'International Air Transport Association ha inoltre segnalato un probabile colpo sui ricavi pari a 113 miliardi di dollari per le compagnie aeree globali, spingendo l'indice di settore S&P 1500 in ribasso del 5,7%.
Gli operatori delle navi da crociera Carnival Corp (LON:CCL), Royal Caribbean Cruises e Norwegian Cruises Line crollano tutti tra il 7,9% e il 10,6%, con una nave da crociera bloccata al largo della costa californiana per controlli sanitari dopo la morte per coronavirus di un passeggero di un viaggio precedente.
Intorno alle 17, il Dow Jones Industrial Average arretra del 2,66% a 26.380,08, l'S&P 500 perde il 2,48%, a 3,053,97 e il Nasdaq Composite è a -2% a 8.826,54.
In rosso tutti i principali settori dello S&P, con i tecnologici a pesare di più sull'indice di riferimento.