3 febbraio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono piuttosto contrastate. Da un lato pesano le preoccupazioni per la crescita globale, dall'altro si registra la decisione della Banca centrale australiana di tagliare i tassi per dare fiato all'economia.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, sale dello 0,05%.
HONG KONG è in marginale rialzo. Lenovo, il primo produttore al mondo di PC ha fatto un balzo del 6,4% dopo che la compagnia ha registrato un fatturato del terzo trimestre in aumento del 31% a 12,1 miliardi di dollari, grazie all'acquisizione di Motorola. Prada guadagna lo 0,86%.
SHANGHAI è in netta ripresa dopo cinque sessioni in perdita, sostenuta dal comparto finanziario ed energetico. Tra i titoli più attivi, Bank of China, su del 3,9%; ICBC, +1,8% e China Petroleum, +2,4%.
SEUL ha chiuso piatta in una seduta dove l'allentamento dei timori per il futuro della Grecia nell'eurozona è stato controbilanciato dal rallentamento della crescita globale e dalla preoccupazione per una possibile deflazione.
SYDNEY ha chiuso vicina ai massimi da sette anni, dopo che la banca centrale ha tagliato i tassi d'interesse di un quarto di punto al 2,25%, incoraggiando lo scambio di titoli obbligazionari con azioni. L'indice S&P/ASX 200 è in crescita per la nona seduta consecutiva e segna +5,5% dall'inizio del 2015.
MUMBAI è in calo trascinata al ribasso dai titoli più sensibili ai tassi di interesse, che la Banca centrale indiana ha deciso oggi di mantenere stabili al 7,75%.
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