2 febbraio (Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono in leggera flessione dopo che gli ultimi aggiornamenti sull'attività del settore manifatturiero cinese hanno alimentato le preoccupazioni per la seconda economia globale.
Il dato finale destagionalizzato del HSBC/Markit Purchasing Managers' Index (PMI) per gennaio si è attestato a 49,7 punti, appena il livello dei 50,0 che separa la crescita dalla contrazione. Il dato è leggermente inferiore alla stima preliminare "flash" di 49,8 punti.
Intorno alle 8,30 italiane l'indice Msci dell'area Asia-Pacifico, che non comprende Tokyo, scende dello 0,06%
SHANGHAI ha chiuso in calo in scia al dato sulla manifattura e dopo che gli enti regolatori hanno approvato una nuova tornata di 24 Ipo.
Il titolo della più grande banca privata del paese, China Minsheng Banking Corp ha ceduto il 3,1% dopo che i media locali hanno divulgato la notizia che il suo presidente è sotto inchiesta da parte dell'ente anticorruzione.
SEUL ha chiuso in leggero rialzo dopo che il rimbalzo dei prezzi petroliferi si è riflesso sui titoli legati alle commodities. Ma i guadagni sono stati limitati dal nervosismo degli investitori per le prospettive di crescita globale.
SYDNEY ha toccato i nuovi massimi da quattro mesi, nonostante i deboli dati economici provenienti da Usa e Cina. Gli investitori scommettono sull'arrivo di nuova liquidità nei mercati per effetto dell'atteso taglio dei tassi della banca centrale.
MUMBAI in leggera flessione; sale in controtendenza Monsanto India (oltre il 14%) dopo che il governo di Modi si è impegnato a convincere enti e gruppi di pressione locali a mettere fine alla loro opposizione ai raccolti geneticamente modificati.