Investing.com - I mercati azionari asiatici sono misti questo martedì, dopo che la Banca del Giappone ha deciso di non implementare nuove misure di stimolo
Gli investitori stanno monitorando gli sviluppo della crisi del debito nella zona euro e il precipizio fiscale negli USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,15%, in Australia, l’indice ASX/200 è salito dello 0,55%, mentre in Giappone, il Nikkei 225 è sceso dello 0,45%.
La Banca del Giappone ha annunciato che il fondo destinato all’acquisto agli acquisti di asset è rimasto 66 mila miliardi di yen, in attesa delle prossime elezioni di metà dicembre.
Favorito dai mercati è il leader dell’opposizione Shinzo Abe, il quale ha recentemente dichiarato di volere che Banca del Giappone adotti tassi di interesse allo zero o sotto lo zero per favorire la capacità di prestito.
I policy makers hanno dichiarato che l’economia si stava “indebolendo in qualche modo”, tra esportazioni e produzioni industriali in calo, alimentando al visione che l’economia “rimarrà debole per lungo tempo”.
I titolo di Tokio si sono fermati dopo quattro giorno consecutivi di rialzi, in seguito all’annuncio con gli investitori che bloccano i profitti che recentemente hanno portato il Nikkei al massimo di due mesi nella seduta precedente.
Intanto, nella zona euro, l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating della Francia a Aa1 da Aaa con previsione negativa, a causa di una crescita in calo.
Il downgrade non è arrivato a sorpresa, poiché Standard & Poor’s ha declassato il rating della Francia diversi mesi fa.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria che si terrà nel corso della giornata, per discutere della prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Gli investitori restano concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I titoli USA ed europei sono stati sostenuti ieri dopo che i leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Ad Hong Kong, l’indice Hang Seng oscilla tra ribassi e rialzi, per via dei cali dei principali titoli.
I mercati australiani sono in salita,sulal scia dei guadagni del comparto minerario.
I giganti BHP Billiton e Rio Tinto hanno segnato rispettivamente +1,1% e +1,35%, mentre Newcrest Mining segna +1%.
I futures degli indici di borsa europei puntano ad un’apertura negativa.I futures EURO STOXX 50 hanno segnato un calo dello 0,35%, in Francia, i futures CAC 40 sono scesi dello 0,45%, i futures FTSE 100 hanno segnato -0,3%, mentre in Germania i futures del DAX hanno segnato un calo dello 0,4%.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove costruzioni e sulle concessioni edilizie. Inoltre, il presidente della Fed Bernanke terrà un discorso a New York.
Gli investitori stanno monitorando gli sviluppo della crisi del debito nella zona euro e il precipizio fiscale negli USA.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,15%, in Australia, l’indice ASX/200 è salito dello 0,55%, mentre in Giappone, il Nikkei 225 è sceso dello 0,45%.
La Banca del Giappone ha annunciato che il fondo destinato all’acquisto agli acquisti di asset è rimasto 66 mila miliardi di yen, in attesa delle prossime elezioni di metà dicembre.
Favorito dai mercati è il leader dell’opposizione Shinzo Abe, il quale ha recentemente dichiarato di volere che Banca del Giappone adotti tassi di interesse allo zero o sotto lo zero per favorire la capacità di prestito.
I policy makers hanno dichiarato che l’economia si stava “indebolendo in qualche modo”, tra esportazioni e produzioni industriali in calo, alimentando al visione che l’economia “rimarrà debole per lungo tempo”.
I titolo di Tokio si sono fermati dopo quattro giorno consecutivi di rialzi, in seguito all’annuncio con gli investitori che bloccano i profitti che recentemente hanno portato il Nikkei al massimo di due mesi nella seduta precedente.
Intanto, nella zona euro, l’agenzia di rating Moody’s ha declassato il rating della Francia a Aa1 da Aaa con previsione negativa, a causa di una crescita in calo.
Il downgrade non è arrivato a sorpresa, poiché Standard & Poor’s ha declassato il rating della Francia diversi mesi fa.
Gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria che si terrà nel corso della giornata, per discutere della prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Gli investitori restano concentrati sul “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
I titoli USA ed europei sono stati sostenuti ieri dopo che i leader del Congresso che venerdì hanno incontrato il Presidente Obama hanno affermato i dialoghi sulla crisi fiscale sono stati “costruttivi”.
Ad Hong Kong, l’indice Hang Seng oscilla tra ribassi e rialzi, per via dei cali dei principali titoli.
I mercati australiani sono in salita,sulal scia dei guadagni del comparto minerario.
I giganti BHP Billiton e Rio Tinto hanno segnato rispettivamente +1,1% e +1,35%, mentre Newcrest Mining segna +1%.
I futures degli indici di borsa europei puntano ad un’apertura negativa.I futures EURO STOXX 50 hanno segnato un calo dello 0,35%, in Francia, i futures CAC 40 sono scesi dello 0,45%, i futures FTSE 100 hanno segnato -0,3%, mentre in Germania i futures del DAX hanno segnato un calo dello 0,4%.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle nuove costruzioni e sulle concessioni edilizie. Inoltre, il presidente della Fed Bernanke terrà un discorso a New York.