(Reuters) - Le borse europee subiscono una battuta d'arresto dopo i massimi delle ultime tre settimane, sulla scia di dati deboli dalla Cina sull'attività produttiva e degli ultimi segnali di frizione tra Washington e Pechino sul fronte commerciale.
Il presidente Donald Trump ha detto ieri che non continuerà i negoziati con la Cina se Pechino non accetta quattro o cinque punti fondamentali, riaccendendo così le tensioni tra le due parti.
L'indice paneuropeo STOXX 600 è in calo dello 0,48% attorno alle 11,15 con il settore tech, sensibile ai dazi, in flessione dello 0,76%.
"I mercati... hanno iniziato molto bene il mese, non c'è nessun motivo che possa spingerli ancora a salire al momento", ha detto Connor Campbell, analista di Spreadex a Londra, indicando i numeri sull'inflazione Usa come i prossimi fattori che influenzeranno i mercati.
Ulteriore pressione sul settore tech viene dal calo di circa l'1% di DASSAULT SYSTEMES dopo che la società francese ha raggiunto un accordo per acquisire l'azienda software statunitense MEDIDATA SOLUTIONS per 5,8 miliardi di dollari.
I produttori di chip, che realizzano gran parte del fatturato in Cina, scambiano in negativo, con AMS e STMicroelectronics (PA:STM) in calo dello 0,5%.
Trump ha dichiarato che i tassi di interesse sono "troppo alti", in vista dei dati sull'inflazione Usa che potrebbe cambiare le carte in tavola e portare ad un taglio dei tassi d'interesse già a partire da luglio.
I titoli bancari, che tendono a soffrire quando il mercato si aspetta un taglio dei tassi di interesse, segnano una perdita dello 0,81%, la peggiore tra i maggiori settori europei.
AXEL SPRINGER balza del 12,3% dopo che i fondi controllati dal private equity Usa KKR hanno offerto di comprare le quote di minoranza a 63 euro per azione, con un sovvrapprezzo del 40% rispetto al prezzo di mercato.
BRITISH AMERICAN TOBACCO cede il 3% dopo quattro sessioni consecutive di guadagni, nonostante le previsioni di un'accelerazione nella seconda metà dell'anno delle vendite di sigarette elettroniche.