LONDRA (Reuters) - Le borse europee toccano i massimi storici, con l'accordo sul commercio preliminare tra Stati Uniti e Cina "completamente pronto" che sostiene i mercati già positivi dopo la vittoria dei Conservatori alle elezioni britanniche di giovedì scorso.
L'indice londinese FTSE 100 avanza dell'1,9% con guadagni diffusi. Gli investitori approfittano della vittoria del primo ministro Boris Johnson come un'opportunità per riacquistare in un mercato che ha sofferto le incertezze legate alla Brexit.
British American Tobacco (LON:BATS), Glencore e Bhp guadagnano tra il 2% e il 4%, mentre le banche esposte ai timori sulla Brexit, come Royal Bank Of Scotland e Barclays (LON:BARC), avanzano intorno al 2% e il 3% rispettivamente.
Lo scemare delle scommesse ribassiste giunge anche dopo che la sterlina, che influisce sull'indice FTSE 100 composto da titoli fortemente condizionati dalle esportazioni, ha esteso i guadagni superando 1,33 sul dollaro.
"Stiamo osservando un riallineamento della politica e degli investimenti britannici", ha detto Steven Holden, AD di Copley Fund Research in una nota scritta ai clienti. "Marchi britannici in cattive acque o dimenticati sono ora pronti a cavalcare un'onda di rinnovata fiducia".
I guadagni di Londra, insieme al diffuso ottimismo sull'accordo commerciale tra Usa e Cina, hanno portato il paneuropeo STOXX 600 ai massimi storici. L'indice è in rialzo dell'1,1% a 416,56, superando i precedenti massimi storici raggiunti ad aprile del 2015.
Il settore minerario, sensibile ai dazi, è tra i migliori, sostenuto dalle parole del rappresentante per il Commercio Usa Robert Lighthizer durante il weekend, il quale ha affermato che l'accordo "fase uno" con la Cina quasi raddoppierà le esportazioni in Cina nel corso dei prossimi due anni ed è "completamente pronto".
L'indice tedesco DAX rimane indietro rispetto agli altri indici europei, zavorrato dalle case automobilistiche come Volkswagen (DE:VOWG) e Daimler.
L'indice Pmi Markit diffuso oggi mostra una contrazione del settore privato tedesco per il quarto mese di fila a dicembre, con la crescita nel settore dei servizi contrapposta a un calo dell'attività manifatturiera.
Tra i singoli titoli, Electrolux scivola dell'11,2% dopo aver avvertito che le attività nordamericane soffriranno più del previsto, in parte a causa dei costi legati allo spostamento di un nuovo impianto in Carolina del Sud.
Tullow Oil cede il 12% dopo che S&P Global ha tagliato il rating di credito a lungo termine, pochi giorni dopo le dimissioni dell'amministratore delegato e la cancellazione del dividendo.