Di Liz Moyer
Investing.com - I titoli azionari statunitensi sono saliti martedì dopo che i forti guadagni di Goldman Sachs e una partecipazione attivista in Salesforce hanno dato un tono positivo alla sessione di trading.
Alle 15:38 CEST il Dow Jones Industrial Average è salito di 617 punti, o del al 2%, mentre l’S&P 500 è salito del 2,3% ed il NASDAQ Composite del 2,6%.
Gli investitori si sono preoccupati di come l’aggressivo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve avrebbe influenzato i ricavi e gli utili delle maggiori società statunitensi, con più di 60 società dello S&P che hanno presentato i loro bilanci questa settimana.
Goldman Sachs Group Inc (NYSE:GS) è salita del 4,5% dopo aver riportato un utile trimestrale migliore del previsto, grazie all’aumento del reddito netto da interessi, come hanno fatto anche altre banche. Ciò ha contribuito ad alleviare il trimestre poco brillante della banca d’investimenti.
Le azioni di Salesforce Inc (NYSE:CRM) hanno fatto un balzo del 6% dopo che Jeff Smith di Starboard ha dichiarato alla CNBC che la sua società ha acquisito una partecipazione significativa nel produttore di software aziendale, senza entrare troppo nel dettaglio.
Anche Johnson & Johnson (NYSE:JNJ) ha battuto le attese per quanto riguarda i ricavi e gli utili del terzo trimestre, grazie alla domanda per il suo farmaco oncologico. Le sue azioni sono scese dell’1,7%.
Gli analisti sono entrati in questa stagione degli utili con una certa cautela. Wall Street si aspetta che l’S&P registri un aumento degli utili del 3% rispetto all’anno scorso, un dato inferiore alle precedenti aspettative.
Molti analisti attendono i risultati di Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) dopo la chiusura di stasera. Le sue azioni sono in rialzo in vista di questa notizia. Anche United Airlines Holdings Inc (NASDAQ:UAL) presenterà i propri dati nel corso della giornata.
Il petrolio è in calo. I future del greggio WTI sono scesi dell’1,5% a 83,31 dollari al barile, mentre i future Brent sono scesi dell’1%, a 90,69 dollari al barile. I future dell’oro sono scesi dello 0,2%, a 1660 dollari.