Di Alessandro Albano
Investing.com - In un contesto di ampie vendite sui mercati azionari, gli investitori approfittano per fare un po' di realizzi su Banco Bpm (MI:BAMI) dopo il +23% messo a segno nella scorsa settimana e il 34% raccolto da inizio gennaio.
La banca guidata dall'Ad Giuseppe Castagna è al centro di rumor di un possibile blitz di UniCredit (MI:CRDI), quest'ultima alla ricerca di un consolidamento domestico dopo il nulla di fatto su Monte dei Paschi (MI:BMPS) e il tentativo sulla russa Otkritie Bank.
Al convegno Assiom Forex, tenutosi a Parma domenica, l'Ad di Piazza Meda ha ribadito il percorso solitario della banca popolare, la quale ha davanti "un percorso di crescita standalone molto importante che non è ancora a pieno valorizzato, inizia a essere valorizzato".
Il Ceo non ha chiuso del tutto le porte ad una possibile operazione esterna, affermando che gli interessi di terzi "non mi stupiscono verso una banca che ha il nostro posizionamento, i nostri risultati, la nostra capacità di proiettarsi nel futuro con i risultati che abbiamo presentato".
La banca, già al centro del risiko bancario e reduce da un ottimo 2021, ha un valore maggiore rispetto a quell'attuale secondo Castagna. "Siamo appena usciti da un percorso di ristrutturazione, abbiamo presentato un piano aggressivo, abbiamo iniziato ad avere qualche riscontro ma pensiamo che il mercato non abbiamo completamente riconosciuto quello che è il nostro percorso, sta solo incominciando a riconoscere quello che è un percorso che ci porterà molto più avanti", ha aggiunto.
Con la fusione che, per gli analisti di Equita Sim, "rafforzerebbe in modo significativo la quota di mercato di Unicredit in Italia", la palla passa ora alla banca di Gae Aulenti che, secondo indiscrezioni, potrebbe proporre l'Opa in questa settimana e che ha specificato di "continuare a valutare tutte le opzioni strategiche disponibili" non smentendo l'interesse su Piazza Meda.
I dettagli dell'operazione, tuttavia, non sono ancora noti e potrebbero non soddisfare l'Ad Castagna il quale, nel frattempo, avrebbe tenuto alcuni nuovi colloqui con il Ceo di Credit Agricole Italia (PA:CAGR) Maioli per sondare il terreno. Una banca, quella francese, per nulla estranea a Bpm vista la voci di fusione nel 2020 prima del takeover della banca francese sul Creval (MI:PCVI).
Inoltre, Credit Agricole è già partner di BPM in Agos, Jv del credito al consumo, e una business combination in Italia sarebbe in linea con i piani della stessa banca dopo essere stata scavalcata da Bper (MI:EMII) nell'Opa su Carige (MI:CRGI). Secondo quanto affermato dall'Ad Maioli al Sole24Ore, la priorità per Credit Agricole Italia "è la crescita organica" e "saremo attenti a considerare le opportunità che dovrebbero presentarsi sul mercato".
L'opzione BPM-Credit Agricole potrebbe creare il secondo gruppo bancario italiano con una quota di mercato nazionale superiore a UniCredit, motivo che starebbe spingendo Orcel ad accelerare su Piazza Meda. Tuttavia, per Vincenzo Longo, premium manager di IG, per UniCredit il problema è "politico", in quanto "se il governo dovesse dare il via libera a questa operazione chiuderebbe la porta al miglior pretendente per Mps".