Investing.com - Le voci di stampa circa una grande fusione con istituti europei nel 2019 non scalda il titolo Unicredit (MI:CRDI), che a Piazza Affari cede lo 0,56% dopo lo sprint di ieri con la chiusura a +2,62%.
L’ipotesi di fusione per Unicredit è stata rilanciata oggi dal Sole 24 Ore, con il ceo Jean Pierre Mustier che starebbe lavorando già ai dettagli dell’operazione, in dirittura di arrivo per nei prossimi mesi.
Di questa operazione si era parlato già nei mesi scorsi con i nomi di Commerzbank e Société Générale (PA:SOGN), che, secondo quanto scrive il quotidiano finanziario, sarebbero praticamente “archiviati”. Mustier, pertanto, si starebbe rivolgendo altrove, puntando l’occhio verso il Regno Unito e l’Olanda.
Lo stesso Mustier, al momento della presentazione dei conti semestrali della banca, aveva annunciato che “nel prossimo piano a fine 2019 saranno valutate anche le opzioni di crescita esterna”. Pertanto, il quotidiano sottolinea che il 2019 sarà l'anno "della grande fusione che accentui il profilo paneuropeo del gruppo riducendo il peso relativo dell'Italia". Per questo l’ad starebbe considerando per il suo piano di fusione Lloyds Bank , Abn Amro e ING.
Per ora, però, i vertici dell’istituto milanese non si sono sbilanciati e, interrogati dal Sole, non hanno rilasciato dichiarazioni.