Di Mauro Speranza
Investing.com – La ‘famiglia’ delle società quotate a Wall Street potrebbe arricchirsi di un nuovo membro, questa volta una società che ha creato una applicazione per incontri, Bumble, concorrente diretta della più famosa Tinder.
Secondo Bloomberg, infatti, Bumble starebbe preparando la sua IPO per l’inizio del 2021, con una valutazione compresa tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari. La società sarebbe in trattativa con le banche, anche se finora non sono state prese decisioni ufficiali. Interrogati sulla vicenda dall’agenzia Reuters, i vertici societari non hanno voluto commentare l’indiscrezione.
Cos’è Bumble
Si tratta di un’applicazione e rete sociale che punta a mettere in contatto gli utenti interessati, sulla scia di Tinder, ma a differenza del suo più famoso concorrente, ha puntato sul pubblico femminile, permettendo solo alle donne di avviare il primo contatto con gli utenti uomini.
“Bumble è nato con il desiderio di re-inventare le regole nel mondo del dating”, spiegano dalla società, puntando a dare “alle donne la possibilità di decidere come far andare una conversazione, sia che sia romantica, che sia con nuovi amici che sia di lavoro”, facendo “sì che fosse necessario e quindi considerato accettabile che siano le donne a fare la prima mossa”.
“Un dato ci premia: da quando sono le donne a fare la prima mossa, abbiamo ottenuto il numero più alto di messaggi dopo la prima connessione in tutto il mondo dell'online dating. Il fatto che siano le donne ad essere in controllo assieme ad un controllo molto più severo sulle segnalazioni che riceviamo ha fatto sì che Bumble ottenesse un numero molto basso di lamentele da parte dei nostri utenti”, aggiungono.
“Possiamo dire con certezza che Bumble sia una piattaforma sicura dove i nostri utenti possono conoscersi serenamente, che sia per lavoro, per fare nuove amicizie o in modo romantico. Le cose cambiano quando sono le donne ad essere in controllo” concludono da Bumble.
Storia di Bumble
Le indiscrezioni sulla quotazione arrivano dopo circa un anno dall’acquisto della quota di maggioranza di MagicLab, la società creatrice di Bumble, da parte di Blackstone, per una valutazione di circa tre miliardi di dollari.
Fondata nel 2006 dal miliardario russo Andrey Andreev, MagicLab include anche altre applicazioni di appuntamenti come Badoo.
La vendita di Andreev, però, è arrivata dopo un’indagine di Forbes dello scorso anno nella quale emergeva un ambiente di lavoro tossico e misogino nella sede londinese di MagicLab. A seguito della vendita, il ruolo di Ceo di MagicLand è stato assunto da Wolfe Herde, ex dirigente di Tinder e fondatore di Bumble (2014) all’interno dell’accordo con Blackstone.
La concorrenza nel settore delle app di incontri
Il mercato delle applicazioni per appuntamenti sta proseguendo la sua crescita, nonostante i lockdown da coronavirus. Tra le società più importanti e concorrenti di Bumble c’è Match Group (NASDAQ:MTCH) con una capitalizzazione di mercato di 30 miliardi di dollari che possiede e gestisce diversi servizi di incontri online quali Tinder, Match.com, Meeting, OkCupid, Hinge, PlentyOfFish e OurTime. Nel 2019, la società aveva 9.283 milioni di abbonati, di cui 4.554 milioni in Nord America.
A febbraio, Bloomberg ha riferito che Match Group aveva contattato un altro concorrente, Meet Group, per una possibile acquisizione. Anche Facebook (NASDAQ:FB) è entrato nella mischia all’inizio di quest’anno quando ha lanciato una nuova funzionalità chiamata Dating.
Riprendono le IPO a Wall Street
Le nuove entrate a Wall Street hanno visto un freno nel corso dei primi sei mesi del 2020 a causa della pandemia da coronavirus, mentre la seconda metà dell’anno torna la ‘fame’ da quotazione.
Un paio di settimane fa è stato il turno di Airbnb con la presentazione dei documenti per l’ingresso in borsa, aprendo la strada per un potenziale debutto nel 2020. Tra le società che si sono quotate negli ultimi mesi ci sono la Warner Music Group (NASDAQ:WMG) e la startup Lemonade Inc (NYSE:LMND), protagonista di uno dei migliori esordi di sempre a Wall Street.