Di Mauro Speranza
Investing.com – Esordio boom per Lemonade (NYSE:LMND) alla borsa di New York. La start-up newyorkese specializzata in servizi assicurativi basati sui terminali mobili ha messo a segno un +139% al primo giorno di contrattazioni a Wall Street, arrivando a 69,41 dollari dopo che l'IPO si era conclusa a 29 dollari per azione.
Si tratta dell'esordio migliore della storia per la borsa americana, superando il precedente record di Inari Medical (NASDAQ:NARI) che il 22 maggio era salita del 124%, passando dai 19 dollari dell'IPO, ai 42,51 dollari della chiusura di seduta.
Lemonade ha venduto 11 milioni di azioni, di cui 1,7 milioni sono state messe a disposizione dei sottoscrittori per coprire le assegnazioni globali. Includendo queste azioni aggiuntive, ieri il valore di chiusura della società è di 3,93 miliardi di dollari.
Anche se l'IPO è stato un successo, l'azienda si trova ad affrontare giganti del settore assicurativo, rendendosi obiettivo appetibile per i gruppi che puntano ad aumentare la loro presenza online.
Secondo alcuni analisti, inoltre, il successo dell'IPO si basa sull'entusiasmo dei singoli investitori, in quanto la tipologia dell'IPO risulta particolarmente adatta a questo pubblico.
Tuttavia, poiché i trader indipendenti sono spesso alla ricerca di guadagni a breve termine da IPO, il rally potrebbe rapidamente termina.
Tuttavia, dovremo aspettare fino a lunedì per scoprirlo, dato che i mercati americani sono chiusi oggi per la festa del giorno dell'Indipendenza di domani.
Focus su Lemonade
La società è stata fondata nel 2016 e attualmente conta 329 dipendenti, operanti in 28 Stati degli USA, oltre che in Germania e nei Paesi Bassi.
Lemonade era diventata celebre il suo innovativo processo assicurativo, caratterizzato dalla sostituzione di intermediari e supporti cartacei con algoritmi e soluzioni digitali.
La compagnia si è distinta per la velocità di gestione dei sinistri, annunciando nel 2017 di aver indennizzato un cliente in appena tre secondi e definendolo “un nuovo record mondiale”.
I bilanci societari, però, restano in rosso, con il 2019 che si era chiuso in perdita di 108,5 milioni di dollari, il doppio del negativo da 53 milioni di dollari dell'anno precedente.
Nel 2020, i primi tre mesi avevano visto una perdita di 36,5 milioni di dollari, praticamente raddoppiando i 21,6 milioni dello stesso periodo del 2019.