MILANO (Reuters) - Carige firmerà oggi un accordo con Apollo Management per la cessione delle controllate assicurative Carige Assicurazioni e Carige Vita a un prezzo complessivo di 310 milioni di euro.
Lo dice una nota della banca, aggiungendo che il closing, a causa delle tempistiche autorizzative, è prevista nel primo trimestre 2015 e che il prezzo verrà "corrisposto interamente per cassa alla data di completamento dell'operazione".
Attorno alle 13,45 il titolo dell'istituto genovese, bocciato insieme a Mps dai test della Bce, sale del 2,8% a Piazza Affari sotto i massimi odierni e dopo il -17% di ieri. In mattinata ha accelerato fino a +6% dopo l'annuncio della vendita delle assicurazioni.
Carige ha anche sottoscritto con il fondo Usa "accordi di lunga durata per la distribuzione di prodotti assicurativi dei rami vita e danni tra la banca" e le società cedute.
CESSIONE ASSICURAZIONI RIDUCE SHORTFALL BCE DI 100 MLN
Si chiude così la prima delle azioni messe in campo dall'istituto ligure (anche se l'operazione era attesa da tempo) dopo l'esito degli esami approfonditi condotti dalla Bce dai quali è emersa una carenza di capitale di 814 milioni di euro.
La vendita delle compagnia assicurative interamente controllate ha un impatto di riduzione sullo shortfall di circa 100 milioni di euro.
Carige e Apollo Management Holdings sono entrati in negoziazioni esclusive lo scorso 24 luglio. Inizialmente il termine era fissato al 30 settembre, poi prorogato più volte alimentando timori sulla chiusura dell'accordo.
La bocciatura di domenica negli stress test aveva inoltre fatto pensare a nuove perplessità da parte dell'acquirente in merito al perimetro delle rete distributiva oggetto dell'accordo commerciale sulla vendita delle polizze, oltre a favorire una occasione per spuntare un miglior prezzo.
Nel 'capital plan' deciso dal Cda domenica, da consegnare alla Bce, Carige ha inserito anche la cessione dei asset nei settori del private banking (Cesare Ponti) e del credito al consumo con (Creditis), oltre all'acquistio delle minorities delle banche controllate, ma il pezzo principale del piano è certamente l'aumento di capitale da almeno 500 milioni.
Se la Bce dovesse ritenere necessario un importo maggiore di aumento di capitale Carige si è già premunita acquisendo l'impegno di Mediobanca a pre-garantire una ricapitalizzazione fino a 650 milioni.
INCOGNITA FONDAZIONE, VENERDI' RIUNISCE CONSIGLI
L'aumento in vista comporta forti incognite per quanto riguarda la Fondazione Carige, che dopo avere partecipato all'aumento da 800 milioni della scorsa estate con una quota del 19%, ridotta dopo il placement, non avrebbe risorse sufficienti per seguire un altro aumento dopo lo sforzo già compiuto.
L'Ente guidato da Paolo Momigliano ieri ha smentito le indiscrezioni stampa secondo cui starebbe valutando un'azione di responsabilità nei confronti del Cda della banca e ha precisato che sta analizzando le conseguenze dell'esercizio di comprehensive assessment della Bce.
Venerdì è prevista una riunione del Cda e del consiglio di indirizzo della Fondazione, conferma una fonte a conoscenza della situazione.
Secondo indiscrezioni stampa oltre ad alcuni fondi esteri interessati, in pista per l'aumento di capitale ci sarebbe Andrea Bonomi che aveva giù puntato nei mesi scorsi a ottenere dalla Fondazione una quota consistente. L'accordo sarebbe poi saltato sulla valorizzazione della quota e anche su aspetti legati alla governance.
(Andrea Mandalà)