FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea avrebbe dovuto scegliere "una squadra più equilibrata nel genere" nella nomina degli organi di amministrazione straordinaria di Banca Carige (MI:CRGI) composta da sei uomini, ma ha dovuto affrontare scadenze strette.
Lo ha detto Andrea Enria, nuovo presidente del consiglio di sorveglianza della Bce.
In una delle prime osservazioni pubbliche, Enria ha detto di condividere lo spirito della denuncia espressa da un membro del Parlamento Ue in merito alla nomina di un team di soli uomini per Banca Carige nell'ambito dell'amministrazione straordinaria disposta dalla Bce a inizio anno, aggiungendo però che le considerazione in tema di genere non sempre possono prevalere quando il tempo stringe.
"Era importante che gli amministratori temporanei nominati fossero in grado di svolgere i compiti richiesti in maniera tempestiva ed efficae", ha detto Enria in una lettera a Sven Giegold.
"Se nel caso specifico questi requisiti sono stati effettivamente soddisfatti, condivido il suo punto di vista che sarebbe stato preferibile nominare una squadra di amministratori temporanei più equilibrata nel genere", ha aggiunto.
In seguito alla bocciatura dell'aumento di capitale da 400 milioni alla vigilia delle festività natalizie e le dimissioni della maggioranza del board, la Bce ha nominato lo scorso 2 gennaio tre commissari straordinari e un comitato di sorveglianza formato da tre membri che sono subentrati al Cda nella guida di Banca Carige.
La scelta dei tre commissari è caduta sull'ex AD Fabio Innocenzi e l'ex presidente Pietro Modiano, affiancati da Raffaele Lener, mentre i membri del comitato di sorveglianza sono Gianluca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti.
La nomina di Enria, che si è insediato proprio nei giorni del commissariamento di Carige in sostituzione di Daniele Nouy, è stata essa stessa criticata per la decisione di affidare ad un uomo uno dei pochi incarichi importanti della Bce detenuti da una donna, nonostante la presenza di una forte candidatura femminile.
Giegold è stato uno dei tre parlamentari europei che ha scritto al presidente della Bce Mario Draghi poco prima della nomina di Enria per "chiarire il (loro) giudizio positivo" nei confronti del principale rivale di Enria alla guida della supervisione della Bce, ovvero la vice governatrice della Banca centrale irlandese Sharon Donnery.
La Bce non è ancora riuscita a raggiungere i propri obiettivi in termine di parità di genere nelle posizioni dirigenziali.