MILANO (Reuters) - Banca Carige (MI:CRGI) chiude il primo trimestre con una perdita netta di 39,7 milioni, in deciso recupero dal rosso di quasi 130 milioni del precedente trimestre grazie al miglioramento dei ricavi e minori rettifiche e imposte.
Il dato, spiega una nota, si confronta inoltre con una perdita di 55,1 milioni del bimestre febbraio-marzo 2020 post amministrazione straordinaria.
Nei primi tre mesi del 2021, il gruppo ligure ha registrato ricavi complessivi per 97,6 milioni da 92,6 milioni del quarto trimestre, beneficiando del risultati del trading e dei dividendi legati alla partecipazione in Banca d'Italia.
Il margine di interesse e le commissioni sono in leggera flessione su base trimestrale e "non includono appieno lo sviluppo della redditività derivante dalla crescita dei volumi che dovrebbe evidenziarsi nei prossimi trimestri", specifica la banca.
Le rettifiche di valore nette su crediti scendono a 25,2 milioni dai 26,6 milioni del quarto trimestre e includono svalutazioni forfettarie aggiuntive per circa 8 milioni legate alla nuova definizione di default e alle moratorie.
Il costo del rischio di credito dei tre mesi è pari a 97 punti base annualizzato.
Con poco più di 600 milioni di crediti deteriorati lordi l'Npe ratio lordo scende al 4,9% dal 5,1% di fine dicembre.
Carige sottolinea l'espansione dell'attività commerciale negli ultimi dodici mesi a fine marzo scorso con un aumento di 1 miliardo dei depositi e della raccolta diretta da clientela, e oltre 900 milioni confluiti sul risparmio gestito.
L'istituto, alla ricerca di una partner dopo che Cassa Centrale Banca (Ccb) ha rinunciato a esercitare l'opzione per l'acquisto della quota di controllo dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd), conferma il proprio piano strategico rivisto lo scorso febbraio.
Questo prevedeva lo spostamento di un anno dei target originari a causa della pandemia e un ritorno all'utile netto a partire dal 2023.
(Andrea Mandalà; in redazione a Milano Gianluca Semeraro)